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Data: 25/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il Governo regionale - Giunta, Salvini a Marsilio: a noi 4 assessori. Stop della Lega a Forza Italia. Oggi il passaggio di consegne, dopo il presidente incontra Pagano e Zelli

L'AQUILA La Lega di Matteo Salvini e Giuseppe Bellachioma non scende a patti. Non fa passi indietro e, ieri sera, alla vigilia del passaggio di consegne tra Giovanni Lolli e Marco Marsilio, il coordinatore regionale del Carroccio chiude la partita sulla nuova giunta.«A noi spettano quattro assessori, la vicepresidenza della giunta e la presidenza del consiglio regionale. Non sono io a dirlo ma il partito», sottolinea Bellachioma. In altre parole a esprimersi è stato Salvini in persona. «Badate bene», aggiunge il coordinatore, «non si tratta di spartizioni di poltrone ma di rispetto dell'elettorato di centrodestra abruzzese che per il 60% ha scelto noi. Quindi è assolutamente giusto applicare il manuale Cencelli che si traduce in una posizione ogni due consiglieri eletti». I conti della Lega sono presto fatti, appunto: quattro assessorati, presidenza del consiglio e vice presidenza della dell'esecutivo che spetta a uno degli assessorati. Alla successiva domanda rivolta al segretario politico della Lega in Abruzzo, se oggi è previsto un incontro con il neo presidente, Bellachioma risponde con un chiaro «no, né faremo incontri ulteriori con il resto della coalizione», precisa, «quello che dovevamo dirci ce lo siamo già detti. Da oggi aspetto solo una telefonata di Marsilio». Che ieri, dopo aver appreso il diktat di Salvini, si è premurato di contattare telefonicamente Nazario Pagano, il coordinatore regionale di Forza Italia che ha abbandonato il tavolo politico di coalizione a Roseto dopo essersi sentito rispondere no, alla sua richiesta di due assessorati, dagli altri tre partiti della coalizione. Pagano e Marsilio si incontreranno questa mattina subito dopo la cerimonia di passaggio del testimone che avverrà alle 11 all'Aquila tra il nuovo governatore è il presidente vicario uscente.Che richiesta Marsilio farà a Pagano? La risposta alla domanda è intuibile. Non può fare altro che pregarlo di fare un passo indietro, accontentandosi di una sola poltrona in giunta alla quale aggiungere un secondo posto meno prestigioso come la vice presidenza del consiglio. Ma se il forzista punterà i piedi, e non è escluso che lo faccia per il buon nome di Forza Italia e i suoi rapporti con i tre consiglieri regionali eletti, Febbo, D'Annuntiis e Sospiri, scatterà il piano B di Marsilio che, sempre per questa mattina, ha fissato un secondo incontro con Gianluca Zelli, il capo di Azione Politica, la lista civica che, tenendo duro, ha deciso di appoggiare con successo il centrodestra. Anche a lui il presidente chiederà un passo indietro per poter lasciare i due assessorati che restano a Forza Italia? Per quanto riguarda infine Fratelli d'Italia, Marsilio non dovrebbe avere problemi. Con loro gioca in casa, può chiedere un sacrificio. Due punti però sono certi: gli alleati considerano sovradimensionata la richiesta della Lega; e la partita della giunta, che sembrava in dirittura finale, trova un intoppo. Ma il neo presidente invoca il buon senso soprattutto alla Lega. Sull'altro fronte di partita se ne apre un'altra ed è quella tra il Movimento 5 Stelle - leggi in questo caso Domenico Pettinari, il più votato in assoluto delle elezioni regionali del 10 febbraio - e il centrosinistra con la sua figura più autorevole, Giovanni Legnini. Entrambi sono in corsa per il posto più prestigioso destinato agli oppositori: la presidenza della commissione di vigilanza. I due schieramenti riusciranno a trovare un accordo, con i cinque stelle disposti a cedere la poltrona all'ex vicepresidente del Csm ripiegando sulla la vice presidenza del consiglio regionale? A sentire i pentastellati all'orizzonte non c'è aria di patto. E anche questo diventa un rebus.

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