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Pescara, 26/04/2024
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Data: 22/09/2010
Testata giornalistica: Il Tempo - Edizione Abruzzo
La scure dei tagli cancella 12 treni. Sulla Sulmona-L'Aquila e sulla Avezzano-Roccasecca. Filt Cgil:«Si tagliano servizi e occupazione in barba ai fondi promessi»

L'AQUILA La mannaia dei tagli dirige i suoi colpi sulle linee ferroviarie abruzzesi. E recide i binari di ben dodici treni della provincia dell'Aquila. L'allarme viene fatto suonare da Domenico Fontana, segretario provinciale della Filt-Cgil dell'Aquila. «Dal 26 settembre le Ferrovie dello Stato cancelleranno sei treni giornalieri sulla linea Sulmona-L'Aquila e sei sulla Avezzano-Roccasecca - spiega in una nota-. L'operazione comporterà, oltre a conseguenze sul servizio già carente, anche ricadute occupazionali per i lavoratori del settore, tra il personale viaggiante, i tecnici manutentori e il personale degli appalti ferroviari». In particolare la Filt-Cgil considera tale operazione «inaccettabile soprattutto rispetto alle già note difficoltà del territorio; risulta poi in contrasto rispetto alle più volte pubblicizzate determinazioni del Decreto legge n° 39 del 28 aprile 2009 che assegna 100 milioni di euro all'ente Ferrovie dello Stato da investire sulla linea Sulmona-L'Aquila, e sulla Sulmona-Roma». Ma di tali risorse «nulla è dato sapere, né se le stesse siano ancora disponibili né se le Ferrovie dello Stato abbiano predisposto progetti spendibili - continua il sindacalista -. Intanto però vengono tagliati servizi e occupazione». Per questo il sindacato chiede agli amministratori l'apertura di un tavolo di confronto. Tra l'altro quella che farebbe davvero paura è la manovra del Governo nazionale che comporterebbe per l'Abruzzo una decurtazione di ben 54 milioni di euro. «Ma noi non staremo a guardare», si affretta a precisare l'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, alla vigilia del vertice delle Regioni che si terrà oggi a Roma per discutere dei trasporti. «Intanto - aggiunge Morra - il Governo ha sospeso ogni decisione per ascoltare gli enti locali; la manovra non deve penalizzare questo settore secondo una logica di compartimenti stagni. Nelle more delle decisioni del Governo, vogliamo farci trovare preparati, magari con una serie di azioni di risparmio che commisurino i sacrifici alla nostra particolare realtà. Abbiamo già attivato - prosegue - il tavolo dei trasporti e le azioni compartecipate affinché presentino uno studio che sia in grado di soddisfare più di una esigenza. Tagliare sì, ma non secondo una logica ragionieristica pensando alle peculiarità delle aree interne».



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