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Pescara, 26/04/2024
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Data: 13/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lega, nodo assessori non ci sarà Giuliante. Marsilio sembra escludere esterni, presidenza del Consiglio in bilico. Spunta il rebus delle quote rosa, del Carroccio le due donne elette

L'AQUILA «Potrebbero essere anche tutti consiglieri regionali» ha detto ieri il neo governatore, Marco Marsilio, parlando ieri della possibile composizione della giunta regionale. Con una premessa che pare d'obbligo: ad oggi non si è entrati ancora minimamente nel vivo del discorso e tutti gli scenari vanno presi, appunto, come tali. Le parole di Marsilio, però, sembrano frenare, in qualche modo, l'ipotesi legata alla presenza esterna di Gianfranco Giuliante, esponente di spicco della Lega, a cui i rumors degli ultimi giorni avevano assegnato addirittura la poltrona di vice presidente. Una possibilità che al momento sembra essere notevolmente ridimensionata, seppur caldeggiata dalla sponda pescarese del partito. L'incastro dovrà tenere conto di alcuni paletti. Marsilio stesso li ha messi in fila: «Valuterò competenze, esperienza amministrativa, consenso politico. E spero di fare prima possibile». Un po' come auspicato da Salvini durante il suo blitz aquilano dell'altro giorno.
SCHEMA
Lo schema potrebbe essere questo: la presidenza in campo a Fratelli d'Italia apre la strada a un vice presidente della Lega e, di conseguenza, a una possibile presidenza dell'assise civica a Forza Italia. I salviniani dovrebbero avere quattro assessorati (ma attenzione: sarebbe inusuale dare la maggioranza a un solo partito), frutto del quasi 28% conquistato. Una poltrona a testa andrebbe a Forza Italia e Fratelli d'Italia, forze con 3 e 2 consiglieri eletti. L'altro schema è: 3 alla Lega (più la presidenza), 2 a Forza Italia, 1 a Fratelli d'Italia. «Tutti saranno coinvolti perché tutti hanno contribuito al successo» ha aggiunto Marsilio, lasciando intendere che il puzzle prevede anche nomine collaterali, non solo nell'Esecutivo. Quel tutti al momento esclude i centristi, come il neo governatore ha detto a chiare lettere nel giorno della prima conferenza stampa. Non è un mistero, però, che sarà attivata una mediazione, come ha detto il leader di Idea, Gaetano Quagliariello. Ieri quello della Dc, Gianfranco Rotondi, ha precisato: «Per la legge siamo in maggioranza, ognuno farà le sue scelte politiche. Anche noi».
Sui nomi si possono fare solo congetture, al momento. La Lega potrebbe puntare su Emanuele Imprudente ed Emiliano Di Matteo, due profili che hanno già esperienza amministrativa. Imprudente nell'amministrazione comunale dell'Aquila, Di Matteo come ex sindaco di Ancarano, comune citato da Salvini tra quelli a maggiore trazione leghista. Gli ottimi risultati acquisiti da Pietro Quaresimale (secondo più votato in assoluto) e Nicola Campitelli (Chieti) farebbero pensare a un quartetto di assessori così composto. Ma c'è bisogno della quota rosa e le uniche donne elette sono proprio del Carroccio: Nicoletta Verì a Pescara e Sabrina Bocchino a Chieti. Ecco, dunque, che l'inserimento di una delle due imporrebbe un'esclusione. Per criteri territoriali potrebbero esserci Imprudente (L'Aquila), Quaresimale o Di Matteo (Teramo), Verì (Pescara), Campitelli (Chieti). Il posto di Forza Italia andrà quasi sicuramente a Lorenzo Sospiri (Pescara), che ha un'ampia esperienza amministrativa ed è prontissimo per un ruolo di governo. Anche perché a Mauro Febbo, riconfermato nel collegio di Chieti, potrebbe andare benissimo la poltrona di presidente del consiglio, qualora dovesse toccare a Forza Italia.
RIFERIMENTO
Attenzione, però, perché Febbo è storicamente un riferimento importante per il mondo agricolo regionale e questo potrebbe avere un peso nella scelta. Una regola non scritta, invece, imporrebbe di evitare l'accoppiata governatore-presidente del Consiglio in capo allo stesso partito, ma nelle ultime due legislature è accaduto il contrario: Chiodi-Pagano e D'Alfonso-Di Pangrazio. In virtù di questo, FdI potrebbe beneficiare di un assessorato: i due eletti sono Guido Liris (L'Aquila) e Guerino Testa (Pescara). In questo caso gli equilibri territoriali potrebbero giocare un ruolo. Per Liris tifa la Marsica: un suo ingresso in giunta consentirebbe a Quaglieri di trovare posto in consiglio. Attenzione, però, perché il quadro potrebbe anche contemplare uno scenario diverso. Ovvero la presidenza del Consiglio alla Lega (casella istituzionale, certamente di prestigio): in questo caso se la giocherebbero i due più votati, Emanuele Imprudente e Pietro Quaresimale.
Va ricordato che l'unico obbligo è quello di prevedere una quota rosa, mentre la possibilità di un assessore esterno è solo una facoltà, senza alcun vincolo. Così come potrebbe accadere che la presidenza di Marsilio (FdI) aprire la strada a un posto in giunta non per FdI, ma per Azione Politica. I tempi per la composizione non saranno lunghi, anche perché, pur nella complessità delle scelte, il quadro appare piuttosto definito e senza particolari chance di modifica. Oggi potrebbero esserci i primi incontri ufficiali per concretizzare il ragionamento.

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