Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/04/2024
Visitatore n. 736.208



Data: 13/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
A Lanciano Crolla il Pd, prima la Lega. Gli assessori restano fuori. L'amministrazione Pupillo esce distrutta dal voto delle regionali: consensi a picco. Campitelli, candidato di Salvini, prende più voti di tutti i tre membri della giunta

LANCIANO Il post voto alle regionali diventa, per l'amministrazione Pupillo, il primo vero test importante in vista delle amministrative del 2021 e un indice abbastanza attendibile sul gradimento della giunta di centrosinistra in città dopo due mandati e mezzo di amministrazione. Con il Pd che passa dall'essere primo partito in città alla debacle delle politiche dello scorso anno dove racimola appena il 14% e che, dopo l'ultimo spoglio delle regionali, risulta essere in crollo verticale all'11% i conti sono presto fatti. I simpatizzanti del Pd cittadino si sono dovuti anche dividere tra l'assessore alle politiche ambientali Davide Caporale (615 voti) e l'ormai ex assessore alla sanità Silvio Paolucci (344 voti). Ma insieme agli altri candidati, tra cui Antonio Innaurato (266) e Arabella Tenaglia (154), non sono riusciti a traghettare il partito di Renzi oltre le 2000 schede.Dov'è finita quella roccaforte di sinistra e liste civiche che ha sbaragliato una coalizione di centrodestra con una battaglia all'ultimo sangue? Anche i rappresentanti di gruppi civici ed esponenti di peso e di spicco dell'amministrazione, Dora Bendotti (Lanciano in comune), assessore alle politiche sociali e il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Giacinto Verna (Progetto Lanciano), se non hanno sfigurato in ambito provinciale, all'esame delle urne hanno dimostrato di non aver entusiasmato i lancianesi. Tre assessori della giunta di centrosinistra e liste civiche, tra cui un vicesindaco, non sono riusciti, insieme, a raggiungere il risultato degli oltre 2.100 voti del candidato della Lega, Nicola Campitelli, della vicina Castel Frentano. Anche il candidato al primo esame importante delle urne, l'attivista e presidente di Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci, è riuscito a fare meglio risultando il più votato della sua coalizione e premiato con 897 voti in città (50 voti in più del vicesindaco Verna) e 1.845 in ambito provinciale, superando, anche in questo caso, gli amministratori lancianesi. Fatica sprecata dato che nessuno, tra i lancianesi, è riuscito a farsi eleggere nemmeno ai banchi dell'opposizione. Che sia stato dunque un errore da parte del sindaco Pupillo assecondare le legittime ambizioni di mezza squadra di governo? E come ci si orienterà in vista dei restanti due anni di amministrazione? Se il voto delle regionali dovesse essere letto come un test per delle possibili primarie del centrosinistra per una candidatura a sindaco, allora le cose si mettono male. L'unico che ha da giocarsi ancora tutto è il presidente del consiglio Leo Marongiu, che ha apertamente sostenuto Silvio Paolucci. Ma il vento della Lega soffia ormai al 27% in città. Se un qualsiasi candidato di centrodestra (si vocifera Paolo Bomba) dovesse accettare una candidatura con gli eredi del Carroccio allora la strada sarebbe spianata.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it