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Data: 09/12/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrada senza ferro, geometra nei guai

Quel ferro doveva trovarsi sotto il manto stradale dell' autostrada Brescia-Padova dell'A31, ed invece sarebbe finito nel mercato illecito. C'è anche il direttore di cantiere di una società del nord, Fabio Fantozzi di 36 anni dell'Aquila, tra i sei imputati della Procura di Padova, che nei giorni scorsi ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio, contestando a vario titolo il reato di frode nelle pubbliche forniture, orchestrata ai danni della società Autostrada Brescia-Padova, (titolare del tratto Valdastico Sud che passa anche per un'ampia porzione di territorio padovano dove ha due caselli (Santa Margherita D'Adige, oggi Borgo Veneto e Piacenza D'Adige) ovvero di avere in particolare sottratto, e poi fatto rivendere, del ferro che doveva invece essere sistemato nel fondo dell' autostrada. Secondo le ipotesi di reato anche il direttore di cantiere dell'Aquila, impegnato per conto di una società nei lavori di realizzazione del fondo del tratto autostradale, avrebbe con la complicità degli altri indagati di fatto inserito il cinque per cento in meno delle barre di ferro, rispetto a quanto stabilito in fase progettuale. Le indagini che si riferiscono ai lavori tra il 2012 ed il 2013, avrebbero portato a galla una presunta sottrazione truffaldina di ferro d'armatura di 65 tonnellate. Il grosso quantitativo di ferro sarebbe stato piazzato, ovvero ricettato, da una delle ditte incaricate di svolgere i lavori. Sulla vicenda penale l' autostrada Brescia-Padova è pronta a costituirsi parte civile. Nel corso delle indagini preliminari, il direttore di cantiere aquilano ha tentato attraverso il proprio avvocato di fiducia di dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati, non riuscendo però a convincere il giudice per le udienze preliminari.

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