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Data: 12/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, avanza Delta-EasyJet Lufthansa: «Basta tergiversare»

ROMA Lufthansa ribadisce il suo interesse per Alitalia. Ma senza rilanci. Air France Klm invece si sfila. Definitivamente. La lettera di rinuncia sarebbe stata inviata in queste ore dalla compagnia francese a Fs. Avanza quindi la terza soluzione possibile. Ovvero una cordata Delta Airlines con EasyJet. Visto che i tedeschi hanno ribadito anche ieri che i termini dell'offerta prevedono 3.000 esuberi. Troppi per il governo italiano.
I PALETTI
«La decisione è ancora aperta. E noi abbiamo sempre detto che l'Italia per noi è un mercato molto importante e forte» fa sapere, attraverso un'intervista al quotidiano Handelsblatt, Harry Hohemeister, membro del cda di Lufthansa. «Finora non ho ancora sentito dire che quello che offre Lufthansa sia così problematico da non poter essere accettato. Noi riteniamo al momento che sarebbero colpiti circa 3.000 posti di lavoro. E da quello che leggo sui media anche altri interessati parlano di questo ordine di grandezza» osserva. Ma il messaggio che la compagnia tedesca vuole lanciare al governo italiano, non è solo quello di un perdurante interesse. Hohemeister fa capire che la pazienza ha un limite. E gli indugi del governo giallo-verde potrebbero mandare tutto all'aria. «Se questo tergiversare durerà ancora a lungo, dell'orgogliosa Alitalia non rimarrà più nulla», dichiara nell'intervista il manager tedesco. E aggiunge: «Non abbiamo la sensazione che si stiano svolgendo le discussioni giuste. Io ripeto ancora un volta: se siamo interessati all'Alitalia, è per un gruppo ristrutturato, che sia di successo a lungo. Credo che i dipendenti abbiano bisogno finalmente di una prospettiva».
Che la proposta di Lufthansa sia ancora sul tavolo è un fatto, ma che abbia una qualche possibilità di essere accolta appare poco credibile, stante i contenuti delle trattative molto avanzate tra Fs e Delta (alla quale si è nuovamente aggiunta EasyJet dopo l'addio di Air France Klm). Due sono infatti i punti dirimenti che il governo giallo-verde ha indicato a Fs nella ricerca del partner industriale: lo sviluppo delle tratte a lungo raggio e il mantenimento pressoché integro degli organici di Alitalia, magari in parte ricollocato nell'ambito delle Ferrovie. La proposta dei tedeschi sembra quindi inconciliabile con le richieste del governo, considerato anche che nel piano di sviluppo di Alitalia confezionato dagli uomini di Lufthansa figura solo una spinta limitata al lungo raggio.
Al Mise intanto ostentano serenità sul dossier, nonostante l'uscita dalla partita di AirFrance-Klm. L'altro giorno il vicepremier nonché ministro dell'Industria Luigi Di Maio ha annunciato «a breve» importanti «novità». Al momento però sembra difficile che possano essere comunicate giovedì al nuovo incontro fissato con i sindacati. L'americana Delta (interessata a una quota intorno al 20%), questa volta insieme alla low cost EasyJet resta favorita perché assicura lo sviluppo nel lungo raggio. La low cost britannica, che il 31 ottobre scorso aveva presentato la propria manifestazione di interesse per «una Alitalia ristrutturata», comunque, non conferma né smentisce. Secondo alcune indiscrezioni il piano Delta-EasyJet da discutere con le Fs (che entro fine marzo dovrà trovare il partner industriale per avviare l'avventura con Alitalia) prevederebbe due centri operativi a Fiumicino e Malpensa, una direzione strategica a Roma, una flotta ridotta dagli attuali 118 a 105 velivoli e un nuovo contratto per il personale.

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