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Pescara, 19/04/2024
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Data: 28/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Election day 2019 - Masci, De Martinis e Perazzetti gli assi del centrodestra. Dalle urne escono 97 primi cittadini, Giulianova non decide. E le inchieste non fermano i trionfi di Ciciotti e Lacchetta

PESCARA L'effetto traino della Lega fa evitare il ballottaggio del 9 giugno in due grandi Comuni su tre. A Pescara, Carlo Masci diventa sindaco d'acchito con poco più del 51 per cento, mentre a Montesilvano Ottavio De Martinis vince a mani basse. Solo a Giulianova, dove il centrodestra si è diviso, è tutto rinviato. Al secondo turno si sfidano Jwan Costantini, che da frondista arriva primo, e Carlo Tribuiani, al quale non è bastato uno sponsor del calibro di Salvini. Ma un dato è certo: nei grandi Comuni vince il centrodestra. A sottolinearlo è Marco Marsilio, il primo che ha assaporato il gusto della vittoria.
SI CAMBIA DOPO 30 ANNI. Negli altri centri non piccoli in cui si vinceva comunque al primo turno, spicca il trionfo targato centrodestra di Matteo Perazzetti a Città Sant'Angelo, dove il centrosinistra abdica dopo trent'anni, mentre si rifà con Giuliano Galiffi, che centra la conferma a Mosciano Sant'Angelo così come Robert Verrocchio conquista il bis a Pineto, che è un altro Comune dove il centrodestra ha prestato il fianco correndo spaccato. Trionfale è pure la rielezione di Enrico Di Giuseppantonio nella sua Fossacesia. Ma i casi veri si consumano nei piccoli centri.
SENZA RIVALI. Partiamo con i paesi del battiquorum dove il candidato sindaco non aveva rivali se non quello della percentuale. È accaduto a Tossicia e ad Ancarano, nel Teramano, dove Emanuela Rispoli e Angelo Panichi sono stati rieletti senz'arma ferire, cioè a seggi ancora chiusi, mentre a Torre de' Passeri Antonello Linari è stato sconfitto da un 41 per cento. Che non gli basta.
INCHIESTE BATTUTE. C'è poi il tema del gradimento popolare che non fa caso alle inchieste penali, come per Francesco Ciciotti rieletto sindaco di Capistrello, in barba al caso giudiziario che qualche mese fa lo portò persino agli arresti; oppure del giovane Ilario Lacchetta, confermato primo cittadino di Farindola, nonostante l'inchiesta sui morti di Rigopiano che lo vede coinvolto. Un discorso, questo, che però non vale per Antonio Di Marco, ex presidente della Provincia di Pescara ed ex sindaco di Abbateggio, che si è candidato a Bolognano dove ha perso la sfida con Guido Di Bartolomeo. Esulta Lorenzo Sospiri (Forza Italia), per il risultato dei centrodestra in provincia di Pescara che il presidente del consiglio regionale riassume così: il centrodestra conquista Pescara, Caramanico, Città Sant'Angelo e Bolognano. Conferma Cappelle, Montesilvano e Moscufo. Vince a Rosciano. «Quindi», dice il forzista, «complimenti ai sindaci di Pescara Carlo Masci, di Bolognano Di Bartolomeo, di Caramanico Luigi De Acetis, di Città Sant'Angelo Perazzetti, di Cappelle Lorenzo Ferri, di Montesilvano De Martinis, di Moscufo Claudio De Collibus e di Rosciano Simone Palozzo».
UN PUGNO DI VOTI. E sì, perché nel paese delle terme e dell'acqua sulfurea, l'ex assessore regionale, Mario Mazzocca, ha perso per un pugno di voti. E con tanto rammarico. Mentre ad Ari, Fara Filiorum Petri e Rapino, ha vinto la continuità, con Marcello Salerno, Camillo D'Onofrio e Rocco Micucci che fa poker. A differenza di Bucchianico dove l'uscente De Leonardis fa spazio a Carlo Tracanna che si riprende, dopo qualche anno, il Comune. Curiosando tra gli altri risultati spicca quello di Montazzoli.
FRATELLO BATTE FRATELLO. Lì, a Montazzoli, Felice Novello ha prevedibilmente sconfitto il fratello Simone con una percentuale bulgara del 95,94. Altissima anche la percentuale conquistata da Gianni Bellisario, rieletto a Perano con il 93,72 per cento con cui ha steso un avversario non temibile di Casapound. Come ad Arsita, dove Catiuscia Cacciatore conquista il Comune con oltre il 90%, sconfiggendo tre avversari uomini tra quali c'era Stefano Flajani, ex candidato governatore per Casapound, che si è fermato ad appena 23 preferenze. Ma a San Pio delle Camere, paese di Franco Marini, il riconfermato sindaco è Pio Feneziani, militante di Casapound. Entriamo infine nel capitolo sindaci in rosa, che in totale sono quindici.
LE SINDACHESSE. Nei Comuni dove si sfidavano solo donne, Maria Giulia Di Nunzio batte nettamente Florina Niculaie a Santa Maria Imbaro; Alba Loredana Peschi sconfigge Letizia Schieda nella piccola Civitaluparella; Anna Ciammariconi è la neo sindaco di Torano e Romina Sulpizii di Morro d'Oro. E sempre in tema curiosità, sono bastati 35 voti a Nicola Di Fabrizio per stendere Ferdinando D'Angelo (13 preferenze appena) e diventare primo cittadino di Montebello sul Sangro, il Comune Lilliput.

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