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Pescara, 24/04/2024
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Data: 12/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
La controproposta delle associazioni: domeniche ecologiche. Commercianti e artigiani compatti nel chiedere la revoca dell’ordinanza: azioni di protesta se non ci ascolteranno. E l’opposizione chiede la convocazione di un consiglio straordinario

PESCARA Una richiesta corale di ritirare la tanto discussa ordinanza sulle targhe alterne e una controproposta indirizzata al sindaco Marco Alessandrini: «Se la salute dei cittadini è veramente in pericolo allora meglio chiudere totalmente la città al traffico e istituire una nuova stagione di domeniche ecologiche». È questa la linea condivisa da commercianti e artigiani aderenti alle cinque associazioni di categoria Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, che confermano la volontà di mettere in campo «azioni immediate di protesta» in caso di mancato accoglimento delle loro richieste. Ieri mattina, al termine di una riunione nella sede pescarese di Confesercenti, i rappresentanti delle piccole e medie imprese della città hanno deciso di adottare una strategia unitaria per convincere il primo cittadino a fare marcia indietro e a revocare il provvedimento sulla circolazione a targhe alternate che oggi entrerà ufficialmente in vigore. Lo spegnimento delle vetrine dei negozi e la minaccia paventata la scorsa settimana di attuare una serrata nei giorni in cui sarà attiva l'ordinanza sulle targhe alterne, ossia il martedì e il giovedì fino al 31 marzo, è al momento accantonata nella speranza che quella parte della maggioranza Pd contraria alla misura antismog convinca Alessandrini ad adottare soluzioni alternative, in primis le domeniche ecologiche come ai tempi della giunta guidata da Luigi Albore Mascia. «Alla riduzione del fatturato di negozi e uffici», spiegano in una nota i presidenti delle cinque associazioni di categoria, «corrisponderà non solo un minore lavoro per gli uffici pubblici, che proprio il martedì e il giovedì hanno i rientri pomeridiani ma non avranno utenti da servire. Ma temiamo che corrisponderà anche un effetto “yo- yo”, ossia la riduzione del traffico nei giorni di martedì e giovedì e un aumento negli altri giorni. Tutto ciò», si legge ancora sulla nota, «mentre non sappiamo ancora in che modo verranno controllati i termostati degli uffici pubblici e privati». «Siamo tutti d’accordo», sottolinea Gianni Taucci, direttore di Confesercenti, «le targhe alterne sono state istituite dal sindaco, senza peraltro avere l’appoggio della sua stessa maggioranza, per cercare di mantenersi nella legalità ed evitare il superamento della quota di sforamento annuale. Ma quello che chiediamo è valutare insieme proposte alternative per costruire insieme un percorso comune che tenga conto anche dei bisogni del commercio e delle imprese». «Ribadiamo», concludono insieme Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, «la nostra precisa richiesta: in caso di obblighi di legge, l’amministrazione proceda con il blocco totale della circolazione domenicale. Nel frattempo, convochi un tavolo con le associazioni di categoria per individuare, questa volta insieme e senza atteggiamenti dirigisti, le soluzioni condivise per migliorare il traffico e la mobilità della nostra città e dei Comuni limitrofi. Ma se di fronte a queste richieste troveremo ancora una volta un muro immotivato, perché è per noi evidente che le targhe alterne non avranno effetti consistenti sulla riduzione dell’inquinamento, siamo pronti a unire le forze e mettere in campo azioni eclatanti».

E l’opposizione chiede la convocazione di un consiglio straordinario

Ieri, i consiglieri di centrodestra hanno presentato alla presidenza del consiglio la richiesta di una seduta straordinaria del consiglio comunale sulla questione delle targhe alterne. «Abbiamo richiesto una seduta straordinaria e aperta del consiglio comunale», hanno spiegato in una nota il capogruppo e il vice di Forza Italia Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco, «per fare luce e dibattere della vicenda inerente le targhe alterne e la qualità dell'aria di Pescara. Quella sarà l'occasione per obbligare tutti i consiglieri del Partito democratico a uscire allo scoperto e rivelare la propria linea. Non è possibile che il Pd continui a prendersi gioco dei cittadini recitando, allo stesso tempo, il ruolo del partito di lotta e di governo, con alcuni consiglieri, come Pagnanelli e Perfetto che oggi si dissociano da decisioni assunte in quelle riunioni di maggioranza alle quali hanno essi stessi partecipato esprimendo consenso, com'è riportato nella stessa ordinanza del sindaco Alessandrini». «Tecnicamente», hanno aggiunto i due esponenti dell’opposizione, «l'adozione delle targhe alterne è una soluzione inutile, perché manca una visione strategica sui veri provvedimenti che si possono adottare per affrontare la problematica. Sappiamo che più del 50 per cento dell'inquinamento deriva dagli impianti degli edifici pubblici e privati, perché c'è un problema di mancata innovazione energetica degli edifici stessi, e questo succede perché quello di Pescara è l'unico Comune della regione di dimensioni rilevanti a non aver adottato le norme per incentivare il rinnovo del patrimonio edilizio previste nel Decreto sviluppo».

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