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Pescara, 19/04/2024
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Data: 30/11/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Reddito, giallo sulle card: le Poste pronte a partire ma il via libera è lontano

ROMA Il governo promette che il Reddito di Cittadinanza sarà presentato, in tutti i dettagli, entro metà dicembre. Lo ha annunciato ieri da Bruxelles il vicepremier, Luigi Di Maio, precisando che sarà Poste ad occuparsi della produzione delle card. «Ci tengo a dire che da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per avviare tutto il progetto, che include anche la stampa delle tessere. Quindi ha tagliato corto il leader 5 Stelle non c'è alcun giallo sulle cosiddette carte di credito per la spesa del reddito». Le parole del ministro del Lavoro trovano conferma presso fonti tecniche impegnate sul delicato dossier. Il governo ha preso contatti con Poste Italiane, che già gestisce circa 26 milioni di carte postali, per avviare il processo ed è stato istituito un tavolo tecnico di esperti ma, al momento, non sarebbe stato firmato alcun contratto e non è stata avviata alcuna procedura. Si stanno semplicemente facendo valutazioni sui costi. Dunque, come ha confermato la capogruppo M5S in commissione Bilancio, Marialuisa Faro, durante la discussione sul ddl collegato, i dettagli sul Reddito verranno presentati solo dopo l'approvazione finale della legge di Bilancio e solo in quella fase si chiarirà chi stamperà le tessere del Reddito di Cittadinanza. Insomma, mettendo in fila dichiarazioni e fatti, si può concludere che sarà senz'altro Poste l'ente incaricato di distribuire a 5-6 milioni di italiani le carte ma che il viceministro all'Economia Laura Castelli, intervistata da La 7 due giorni fa, si è un pò lasciata prendere la mano. «E' vero che si stanno stampando le carte» aveva detto in Tv. «Presto la Commissione Bilancio ha frenato ieri sarà messa in condizione di vedere il provvedimento sul Reddito: le risorse ci sono, quando arriveranno i dettagli sarò lieta di discuterne». Il giallo delle card già in fase di stampa, peraltro, ha attirato sul governo le critiche delle opposizioni. «Sono state stampate le tessere? Pretendiamo una risposta pubblica dal Presidente del Consiglio: siamo di fronte ad un danno erariale o all'ennesima bufala?» hanno tuonato le senatrici Pd Caterina Bini e Simona Malpezzi. «Il reddito di cittadinanza hanno proseguito le due parlamentari non è una legge. Chi ha dato ordine di stampa? È stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogei?». Insomma, è un rebus.
I DUBBI
Interrogativi che non hanno avuto risposta. Intanto ancora Di Maio, che ha discusso del Reddito di Cittadinanza durante un incontro con la commissaria Ue alle politiche sociali, Marianne Thyssen, ha precisato che «si usano i fondi strutturali per la coesione, le politiche attive ma non si possono utilizzare per la spesa corrente, anche perché i soldi per il reddito li abbiamo trovati nella legge di Bilancio e non lo facciamo utilizzando i fondi europei». Di Maio quindi specificato che sarà tutto il contorno del reddito (formazione, centri per l'impiego e politiche attive) che continuerà a essere «finanziato con i fondi Ue». Fondo ai quali, quest'anno, si aggiunge un miliardo di euro aggiuntivo nella manovra. Ormai definito lo schema dell'operazione: il beneficio base per un single sarà di 780 euro (dal quale detrarre circa 300 euro in caso di possesso di una casa di proprietà), il Reddito sarà indirizzato a condizione di avere un Isee inferiore a 9.360 euro. Si terrà conto sia del capitale immobiliare, fino a un massimo di 30 mila euro, che di quello mobiliare, fino a 10 mila euro.

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