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Pescara, 18/04/2024
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Data: 02/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berlusconi batte l'influenza «Poi tocca ai rivali». Teramo dall'attesa alla delusione e c'è chi maligna sul virus da flop

PESCARA - Dopo la visita al Progetto case di Sant'Antonio, a L'Aquila (una sorta di luogo della memoria per il presidente di Forza Italia) Berlusconi ha concluso ieri a Pescara il suo nuovo tour elettorale in Abruzzo. Bagno di folla assicurato nel padiglione Becci della Camera di commercio e tanti volti della politica di ieri e di oggi ad accoglierlo per lanciare la candidatura di Marco Marsilio alla presidenza della Regione. In mattinata qualche decimo di febbre aveva invece impedito al Cavaliere di essere presente all'altro incontro previsto nella città di Teramo. Lui ci ha scherzato su: «E' la democrazia», facendo osservare di essere stato vittima del virus influenzale come altri milioni di italiani in questo periodo della stagione e cogliendo soprattutto l'occasione per punzecchiare il nuovo nemico: «Forse l'influenza me l'hanno augurata i 5 stelle sapendo che venivo qui per vincere». In serata il leader di Forza Italia non ha però voluto mancare all'altro evento organizzato dal suo partito al Marina di Pescara, dove ha ribadito che in Abruzzo la vittoria del centrodestra non è in discussione: «Ho quasi la certezza che vinceremo ora e a maggio», con riferimento sia alle elezioni regionali del 10 febbraio che a quelle europee di primavera.
Berlusconi si è poi soffermato sui temi della politica nazionale e sugli scenari internazionali: «Il sovranismo? Io lo chiamo isolazionismo. L'Europa è ancora fatta di nazioni separate tra loro, una situazione che nel secolo scorso - ha ammonito il Cavaliere - portò a due guerre terribili». Quanto al governo di Roma, che vede Forza Italia sui banchi dell'opposizione: «Questo - ha ribadito Berlusconi - è un governo innaturale, con filosofie e valori assolutamente opposti. Un governo che governa male - ha aggiunto - e che ci porta dritti verso una grave recessione».
Mezz'ora prima di recarsi all'incontro con Berlusconi, Marsilio aveva sancito la pace con i centristi del cartello Dc-Udc-Idea recandosi di corsa a un altro appuntamento organizzato a Ortona dal candidato dell'Udc Michele Suriani. E lì ha trovato ad aspettarlo il senatore e leader di Idea, Gaetano Quagliarello; il segretario della Democrazia cristiana, Angelica Bianco e il segretario regionale dell'Udc, Enrico Di Giuseppantonio. Applausi, strette di mano, pacche sulle spalle. Tra il candidato del centrodestra e i vecchi e nuovi democristiani è tornato il sereno assieme al simbolo dello scudo crociato ricollocato - dopo la lite per le candidature - tra quelli della coalizione che sostiene Marsilio. «La Democrazia cristiana - è stato il commento di Angelica Bianco - sarà il partito che, stando ai sondaggi, porterà Marsilio e il centrodestra alla vittoria». Sondaggi che tutti continuano a tenere d'occhio in una tornata elettorale che domenica 10 febbraio vedrà l'Abruzzo sotto i riflettori: un test troppo importante non solo per il territorio ma anche per misurare lo stato di salute dei partiti di governo e di opposizione. La massiccia presenza di big nazionali in queste settimane, tra i caselli Pescara-Roma dell'autostrada dei parchi, conferma un'attesa divenuta spasmodica prima di conoscere il verdetto delle urne. A cascata, il voto in Sardegna e nelle altre regioni potrebbe aprire scenari e alleanze del tutto inedite alle europee di maggio.

Teramo dall'attesa alla delusione e c'è chi maligna sul virus da flop

TERAMO È invee saltata la tappa teramana dell'ex premier, bloccato dall'influenza. Disertata anche l'iniziale visita all'azienda Baltour del presidente di Confindustria Abruzzo, Augusto Ballone, prevista per le ore 10.30: «Sono davvero dispiaciuto - ha detto Berlusconi - Come milioni di italiani, anch'io sono stato colpito. Il picco influenzale è democratico e non risparmia nessuno». In diversi lo attendevano sotto le arcate della Camera di commercio, non la folla che ha accolto nei giorni scorsi i due vice premier Salvini e Di Maio, ma pur sempre un centinaio di persone, tra imprenditori, politici, sindaci e persino una troupe francese di Tf2. Di conseguenza, a un certo punto era serpeggiata tra la folla l'ipotesi che l'influenza denunciata da Berlusconi fosse più che altro un virus da flop. Un signore dai lunghi capelli bianchi ripete a supporto il refrain caro ad Andreotti: «A pensar male si fa peccato ma spesso ci s'azzecca».
«Mi scuso con i tanti amici che mi aspettavano lì e prometto di tornare con loro per festeggiare la vittoria» sono le prime parole estratte da Facebook di Silvio Berlusconi. Pur tuttavia vorrà essere presente per l'appuntamento successivo: «Il tempo che una tachipirina faccia effetto, che la febbre si abbassi un po', e oggi pomeriggio, naturalmente contro il parere dei miei collaboratori, sarò come da programma a salutare gli amici di Pescara». L'usuale baldanza dell'ex premier non vuole intoppi ma i volti di chi l'attendeva in via Savini virano verso il corrucciao, soprattutto in quello di Antonella Ballone, figlia di Augusto, che cerca di indorare la pillola: «Sarà sicuramente presente la settimana prossima, tornerà da noi in azienda e in città, in quegli appuntamenti saltati per la febbre».
A incontrare in via ufficiale l'ultima volta l'ex premier Berlusconi al palazzetto dello sport di Teramo fu l'allora candidato Gianni Chiodi, che ieri mattina non era presente. C'era invece l'ex sindaco Maurizio Brucchi.
Si sa, Silvio Berlusconi ci mette del suo a esaltare la civetteria tutta femminile: anche in quest'occasione non sono mancate le mise delle grandi occasioni e non propriamente quelle infrasettimanali da ufficio o da spesa in pescheria. Le teramane volevano essere all'altezza della fama, a dispoetto dell'anagrafe.
Erano presenti anche imprenditori della laboriosa Val Vibrata con la scorta del sindaco di riferimento che avrebbero voluto riferire dei problemi che trovano nell'export di mobili per arredamento verso la Russia, paese di solito molto attivo negli interscambi con la provincia di Teramo, a causa dell'embargo. «Però lo sapete - ha concluso Berlusconi dai social - non mi ferma nessuno: né l'influenza né i Cinque Stelle (che forse me l'hanno augurata perché qui in Abruzzo sono venuto per vincere)».

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