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Pescara, 25/04/2024
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Data: 08/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Vandali sulla strada parco. Devastati impianti e arredi della filovia. La profezia di Cantagallo del 2006 «Andremo indietro»

MONTESILVANO Vandali in azione sulla strada parco di Montesilvano. Nella notte il 6 e il 7 gennaio, due pensiline della linea filoviaria mai diventata operativa sono state mandate in frantumi dalla furia di ignoti. I vandali hanno ridotto in mille pezzi parte dei pannelli delle fermate del bus, provocando una distesa di minuscoli pezzi di vetro che ha invaso sia il marciapiede della strada parco sia la sede stradale. L’irruzione dei teppisti ha anche danneggiato i vetri principali delle due pensiline che sono rimasti in piedi nonostante le evidenti lesioni. L’atto vandalico non è passato inosservato ai residenti e ai numerosi frequentatori della strada parco che hanno immediatamente segnalato l’accaduto al Comune di Montesilvano affinché i vetri fossero tempestivamente rimossi. Nel primo pomeriggio, su richiesta dell’assessore Paolo Cilli gli operai della ditta Tradeco, che si occupa del servizio di igiene urbana in città, hanno provveduto a ripulire delle aree interessate e la sede stradale per evitare che i vetri potessero rappresentare un pericolo per i pedoni, i ciclisti, i bambini e i cani a passeggio con il loro proprietari. Stando al racconto di alcuni residenti, non è la prima volta che si verifica un simile episodio. Già in passato i vandali avevano preso di mira un’altra pensilina della strada parco mandandola in frantumi. Non solo. Poco dopo l’installazione delle pensiline, probabilmente le stesse mani avevano provveduto a imbrattare con bombolette spray le strutture della filovia, compresi i pali della linea elettrica, coinvolgendo questa volta tutto il tracciato compreso tra via Muzii a Pescara e viale Europa a Montesilvano. A rovinare ulteriormente quelle che, in un futuro che appare sempre più lontano, dovrebbero essere le fermate del filobus sono stati poi i ladri che hanno tranciato in molti punti della strada parco i cavi del tracciato per rubare i neon delle illuminazioni e i fili di rame. Se a questi atti di inciviltà si aggiungono le numerose barriere architettoniche presenti lungo la strada parco, e più volte denunciate dall’associazione Carrozzine Determinate, che nel caso di entrata in funzione del filobus dovranno essere necessariamente eliminate, e le mattonelle dei marciapiedi divelte in più punti dalle radici degli alberi, c’è davvero il rischio che sia tutto o quasi da rifare, con buona pace di parte dei 20 milioni di euro pubblici già spesi. Intanto, anche se non si placano le polemiche intorno alla realizzazione dell’opera pubblica, contestata principalmente dai gruppi ambientalisti, e se il cantiere, più volte interrotto, sia da tempo abbandonato, sembra che la filovia sarà completata e che all’attuale lotto ne seguiranno presto un secondo e un terzo. Nel novembre scorso, infatti, è stato pubblicato il bando di gara per affidare la progettazione definitiva dei lotti 2 e 3 dell'impianto, ossia per portare la filovia sino all'aeroporto, da un lato, e sino alla via Nazionale adriatica sud dall'altro, per un importo di 270mila euro.


La profezia di Cantagallo del 2006 «Andremo indietro»

Pali, fili e semafori. Era il 2006 quando l’allora sindaco Enzo Cantagallo si schierava contro la filovia. Sono passati 10 anni e la grande opera, iniziata nel 2009, non è ancora finita, anzi, gli arredi sono in mano ai vandali. «Torneremo indietro di trenta anni», diceva Cantagallo nell’ultimo consiglio comunale della sua amministrazione, «quando io sapevo l’orario del passaggio del treno e, per andare al mare, in base a quello mi regolavo perché il passaggio a livello chiuso bisognava aspettare cinque minuti. Noi a Montesilvano torneremo lì, va bene?».

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