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Pescara, 18/04/2024
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Data: 08/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Emergenza smog - Targhe alterne, primi tentennamenti. Alessandrini parla di sospensione dell’ordinanza a fine mese «se migliora la qualità dell’aria». Deroghe per scuole e auto elettriche. E i negozianti sono pronti a fare barricate (Targhe alterne, come funziona: modalità e orari)

PESCARA «Se la qualità dell’aria dovesse migliorare, l'efficacia dell’ordinanza potrebbe essere anche sospesa alla fine del mese». È questa l’apertura, da parte del sindaco, Marco Alessandrini, sia alle istanze dei commercianti, sia a quelle della gran parte parte dei consiglieri comunali di maggioranza, contrari all’introduzione delle targhe alterne per il traffico automobilistico, nei giorni di martedì, quando potranno circolare le targhe pari, e di giovedì, quando il semaforo verde sarà per le dispari, a partire dal prossimo 12 gennaio, e fino a tutto marzo. «Le rilevazioni sono settimanali» ha ricordato ieri il primo cittadino, al termine della riunione di maggioranza che si è tenuta in municipio, con all’ordine del giorno, oltre al piano demaniale, per il quale è stato deciso un aggiornamento, proprio la discussione sull’ordinanza relativa all'introduzione delle targhe alterne (gli orari andranno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 e 30). «Quindi», precisa Alessandrini riferendosi alle polveri sottili, le Pm10, «se si dovessero riscontrare abbassamenti nei valori dell’inquinamento, trarremo le conseguenze del caso. Ma quest’eventualità era già prevista». Intanto, l’ordinanza che dovrebbe essere firmata tra oggi e domani, diversamente da come si era ipotizzato nei giorni scorsi, non includerà le auto elettriche tra quelle sottoposte al divieto di circolazione. In sostanza, le pressioni dei commercianti, da sempre favorevoli all’utilizzo dell’auto cominciano a fare breccia. Ieri sera, nel corso della riunione di maggioranza, la frattura tra consiglieri e giunta comunale, è apparsa evidente. Tant’è che il Pd , che è il partito di maggioranza nella coalizione che sostiene il governo cittadino, ha deciso – lo ha fatto sapere ieri il segretario cittadino, Moreno Di Pietrantonio – di convocare un incontro per lunedì prossimo, proprio per discutere altre strategie sul problema dell'inquinamento. Ieri, tra l'altro, era difficile ascoltare, tra i consiglieri comunali, voci a favore dell’introduzione delle targhe alterne, se si escludono i consiglieri di Sel Daniela Santroni e Ivano Martelli, che nei giorni scorsi si sono espressi apertamente per il sì. Tra gli altri, il presidente del l’assemblea municipale, Antonio Blasioli, si è detto «favorevole al piano traffico e al piano urbano della mobilità di area vasta», mentre il capogruppo del Pd, Marco Presutti, ha sottolineato come possano diventare molto difficoltosi gli spostamenti, nel caso dei residenti nei quartieri collinari della città, nei giorni del divieto di circolazione per le autonobili. Al vaglio della discussione tenuta sull’ordinanza che dovrebbe essere firmata entro il fine settimana, ieri è stata sottoposta, oltre all’introduzione di alcune categorie che saranno esenti dal divieto, anche una possibile modifica degli orari del divieto per quelle scuole che adottano un orario di uscita per gli alunni diversa dalle 13. Per questi istituti, dove la campanella suona prima delle 13, sono allo studio, ha annunciato ieri il sindaco, alcuni provvedimenti che si adatteranno alle uscite anticipate. Souzioni che consentirebbero ai genitori degli alunni di andare a riprendere i propri figli in auto senza per questo incorrere nelle sanzioni.

E i negozianti sono pronti a fare barricate
Confesercenti annuncia la protesta contro le limitazioni al traffico. Confcommercio: subito la revoca

PESCARA Si alza il livello della protesta dei commercianti contro la decisione del Comune di promuovere la circolazione a targhe alterne, a partire dalla prossima settimana. È un no unanime, quello della categoria, e la Confesercenti annuncia di «essere pronta alla serrata», abbassando le saracinesche in centro, e di voler «spegnere le vetrine e le insegne dopo l’orario di chiusura», dicono il presidente Raffaele Fava e il direttore Gianni Taucci. Ieri l’associazione di categoria ha inviato una richiesta di incontro urgente alla Prefettura e al Comune e ha ribadito ancora una volta la propria posizione, già espressa nei giorni scorsi. «Non contestiamo la necessità di adottare misure straordinarie contro l’inquinamento», osservano Fava e Taucci, ma non è possibile che «si scelga il percorso delle targhe alterne senza alcun progetto alternativo e senza conoscere gli attuali livelli di inquinamento». Si contesta, poi, che «si punti solo su Pescara senza coinvolgere i Comuni limitrofi». Confesercenti definisce la scelta sul traffico un provvedimento «inutile e dannoso» che crea «un enorme senso di frustrazione e rabbia» perché rischia di essere «un regalo ai centri commerciali nel pieno dei saldi». Polemica anche la Confcommercio, che fa esprimere direttamente i titolari delle attività e chiede non solo la revoca ma anche «maggiore attenzione da parte della politica». Enzo D’Ottaviantonio, che rappresenta la categoria abbigliamento all’interno dell’associazione, commenta che «è solo un palliativo. Non serve a risolvere il problema dello smog ma crea solo problemi al commercio cittadino». «Il settore», aggiunge Nino Bettini dal negozio Capecchi, «sta attraversando un momento difficile e non possiamo permetterci proprio adesso, con le vendite di fine stagione, di chiudere la città e non far arrivare le persone in centro. L’ordinanza è da revocare e la pioggia potrebbe aiutare» perché riduce lo smog. Prevede un «duro colpo alle attività», Sergio Campi di Clinika e Sergio Mazzaferro prevede già che facendo circolare alternativamente le auto non si avrà «alcun risultato positivo per l’inquinamento». Si dice «senza parole» Maurizio Mataloni di Voyage. «Oltre ai cittadini che non arriveranno in centro, anche i miei collaboratori avranno difficoltà a raggiungere il posto di lavoro», dice polemicamente. Credo che noi commercianti non siamo tutelati». Volendo stimare gli effetti della misura antismog Simona Cavalazzi di Jeunesse Boutique annuncia che ci sarà «un danno solo per noi commercianti, e il problema dell’inquinamento non sarà sicuramente risolto». «Non siamo come le grandi città», osservano da Fava Pelletterie, in via D’Annunzio, e a Pescara le conseguenze sarebbero pesanti «per i negozianti che lavorano in città». Gli unici a beneficiarne saranno i centri commerciali, che registreranno «i vantaggi» dello stop alle auto.

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