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Pescara, 23/04/2024
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Data: 10/01/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Autostrade: Pezzopane e salviniani chiedono interventi immediati

L'AQUILA - Continuano le polemiche sui rincari dei pedaggi autostradali che hanno colpito in questo inizio di 2016 anche l'Abruzzo.

A intervenire oggi, la senatrice aquilana del Partito democratico, Stefania Pezzopane, e i tre consiglieri comunali aquilani del gruppo ‘Noi con Salvini’ Emanuele Imprudente, Daniele Ferella e Luigi D’Eramo.

La senatrice chiede la convocazione al più presto di un tavolo istituzionale "per rivedere le convenzioni con i concessionari e prorogare al 31 dicembre 2016 le agevolazioni per i pendolari", con un'interrogazione rivolta ai ministri dei Trasporti, Graziano Delrio e dell'Economia, Piercarlo Padoan​.

Imprudente, invece, chiede la convocazione di un’assise comunale ad hoc, con un Ordine del giorno specifico, per ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale contro l’ennesimo aumento delle tariffe sull’A24/A25.

Nel documento, la senatrice Pezzopane sottolinea come "solo 7 concessionari su 27 abbiano di nuovo rincarato i pedaggi. E dopo la Milano-Torino, l'autostrada dei Parchi è quella per cui il pedaggio è più aumentato, in una regione come l'Abruzzo che ha risentito in modo pesante della crisi e in cui i pendolari sono moltissimi".

"I rincari scattati il primo gennaio 2016 - spiega Pezzopane - si vanno a sommare a quelli degli scorsi anni. La Società dei Parchi si distingue per i rincari. Stando alle informazioni pubblicate sul sito della stessa società, i pedaggi sono aumentati del 4,78% nel 2010; dell'8,14% nel 2011; dell'8,06% nel 2012; dell'8,28% nel 2015. Nel 2016 il rincaro è del 3,45%. Si tratta di aumenti delle tariffe applicati a una delle autostrade già più costose e meno servite in Italia. Per percorrere la tratta Chieti-Pescara-Roma se prima erano necessari 18,5 euro, dopo gli aumenti occorrono 19,10 euro, per la tratta L'Aquila est- Roma est si passa da 11,70 euro a 12,10 euro, per L'Aquila- Avezzano da 4,90 a 5,50, per la Teramo- Roma da 16,7 a 17,20 euro".

"Di fronte ad un meccanismo di rivalutazione delle tariffe ancora troppo sbilanciato in favore dei concessionari, chiedo perciò un intervento tempestivo del governo, anche per sapere quali siano le ragioni che hanno determinato gli aumenti e quali siano i programmi dei lavori di ammodernamento della nostra rete autostradale", conclude la senatrice.

I tre consiglieri comunali del gruppo ‘Noi con Salvini’ Imprudente, Ferella e Luigi D’Eramo, dal canto loro, hanno già chiesto il parere all’Avvocatura comunale e "non si fermeranno fin quando il sindaco dell'Aquila, Massimo CXialente, e l’amministrazione comunale non presenteranno ricorso al Tar, e fin quando il Comune dell’Aquila, si farà capofila di un atto collettivo a difesa non solo degli aquilani costretti a utilizzare l’autostrada ogni giorno; ma anche di tutti gli altri comuni più piccoli interessati dal mega-aumento di pedaggio".

“L’omertà che incombe su questa vicenda - attacca il capogruppo Emanuele Imprudente - dovrebbe preoccupare tutti. Gli aumenti si ripropongono con scadenza ormai annuale, vengono autorizzati quasi in silenzio…e incidono sulle economie già precarie di moltissimi cittadini che percorrono la tratta interessata per piacere, per esigenze di lavoro o studio ma anche per chi lo fa per questioni di salute".

"Molti comuni nel corso di questi anni hanno tentato la strada del ricorso - prosegue - chiamando a raccolta tutti gli Enti interessati ma in pochi hanno risposto. Ci auguriamo di riuscire per una volta a fare sinergia, lasciando da parte personalismi, politica e campanile per fermare quello che secondo noi può essere definito un vero abuso".

"Chiediamo al sindaco - conclude - di condividere un percorso unitario mirato a presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo per l’annullamento del decreto interministeriale che ha autorizzato gli aumenti delle tariffe autostradali sull’A24/A25; trasmettere gli intenti a tutti i Comuni abruzzesi, alle Province e gli Enti Parco e chiedere agli stessi di avviare lo stesso iter. Questa è una battaglia che bisogna vincere per evitare che l’isolamento già in atto nelle aree interne dell’Abruzzo non divenga irreversibile".

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