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Pescara, 19/04/2024
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Data: 16/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Sambuceto, il tracciato interrato non si fa. L'amministrazione comunale: Rfi fa di colpo marcia indietro, ma il passaggio a livello non si tocca

SAN GIOVANNI TEATINO«È con sorpresa e forte amarezza che registriamo il voltafaccia di Rfi sul progetto di interramento del tracciato ferroviario nell'area urbana di Sambuceto». Così l'amministrazione di San Giovanni Teatino interviene dopo la lettera ricevuta martedì da Rfi.«Una lettera», scrive l'amministrazione con il sindaco Luciano Marinucci, «in cui Rfi rinnega completamente il percorso intrapreso lo scorso 13 luglio quando l'ad Maurizio Gentile, alla presenza del senatore Luciano D'Alfonso, incontrò amministratori e associazioni di San Giovanni Teatino. Un percorso condiviso proseguito con la consegna al Comune, lo scorso 25 settembre, dello "Studio di fattibilità per lavori di interramento della linea ferrovia Pescara-Sulmona al Km. 5+800 nel comune di San Giovanni Teatino". Nel pomeriggio di martedì 6 novembre», va avanti la nota dell'amministrazione comunale, «al tavolo convocato nella sede della Regione Abruzzo di viale Bovio a Pescara il delegato di Rfi ribadì la fattibilità tecnica dell'opera, tanto da ritenere necessario sospendere il progetto di realizzazione della stazione ferroviaria a servizio dell'aeroporto, proprio perché in conflitto con la nuova progettazione prevista dall'interramento della ferrovia. Ora, nella Pec inviata in Comune martedì 13 novembre, Rfi fa marcia indietro adducendo come motivazioni due ostacoli dell'opera: l'enorme valore costi/benefici e l'insostenibilità dell'interruzione per un lungo periodo (quello necessario per i lavori) dell'esercizio ferroviario». Dal Comune spiegano anche che «Giulio Di Vasto di Rfi scrive che il giudizio finale sulla fattibilità dell'opera "era subordinato allo studio sulla struttura idrogeologica dei terreni da attraversare, in relazione alla forte antropizzazione". Condizioni fino all'altro giorno mai manifestate da Rfi», fanno notare gli amministratori comunali. «A questo punto», vanno avanti, «ci piacerebbe sapere se la "densa urbanizzazione adiacente alla tratta", menzionata da Rfi, impedisca anche la realizzazione del raddoppio ferroviario, dove si prevede di far passare treni merci lunghi centinaia di metri. Per la nostra comunità non sarebbe sostenibile simile traffico. Altrettanto impensabile è prevedere, come ha fatto Rfi, la soppressione del passaggio a livello di corso Italia, se davvero c'è un problema idrogeologico dei terreni, considerati gli allagamenti degli altri sottopassi. Se Rfi vuole raddoppiare il tracciato ferroviario e sopprimere il passaggio a livello, potrà farlo solo interrandolo, come previsto dal nostro Prg e come Rfi ha sempre manifestato di voler fare».

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