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Data: 21/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Zona economica speciale «Il perimetro va rivisto». Ortona. Riunione tecnica della Regione sulla proposta di area destinata alla Zes. Lolli: opportunità per le imprese. Falcone: va esclusa parte della Marrucina

ORTONA La sala conferenze della Micoperi Social, nella zona industriale di Ortona, ha ospitato una riunione tecnica con amministratori locali, imprenditori, associazioni di categoria e portatori d'interessi nel corso della quale la Regione ha presentato la proposta di perimetrazione della Zes, la Zona economica speciale, per un confronto con eventuali idee di modifica o integrazioni.Nell'attuale proposta di perimetrazione, sul territorio di Ortona è individuata una zona di ampliamento per complessivi 193 ettari che si sviluppa lungo l'asse della Marrucina. Ma non mancano i problemi: «Si tratta di una proposta che dovrà essere rivista», spiega l'assessore comunale alle attività produttive Francesco Falcone, «anche perché parte di quel territorio non può essere utilizzato con tali finalità. Opereremo insieme all'ufficio tecnico e al Comitato porto di Ortona che ha lavorato su un'idea progettuale, per presentare una proposta condivisa con tutti gli operatori pubblici e privati che possa individuare aree effettivamente funzionali a questa zona economica speciale». All'incontro erano presenti il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, l'assessore alla programmazione economica Silvio Paolucci, Enzo Del Vecchio, componente del comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centrale nonché rappresentante dell'ufficio di presidenza della Regione Abruzzo e il sindaco Leo Castiglione. «Bisogna comprendere», ha affermato Lolli, «che la Zes rappresenta un'importante opportunità per completare il nostro sistema industriale e produttivo. La sua filosofia non è indirizzata alle aree di crisi ma si sostanzia su un terreno già attivo che intende agganciarsi a questa occasione di crescita. Siamo aperti a valutare le proposte di modifica e integrazione che però non siano frutto di mero campanilismo territoriale». La fase di condivisione sul territorio in atto sarà poi completata con l'analisi, da parte del gruppo di lavoro guidato dal direttore del dipartimento regionale dello Sviluppo economico, delle proposte inviate e quindi la delibera regionale di adozione da inviare al governo nazionale. «La Zes rappresenta un'opportunità per sentirsi tutti uniti», ha sottolineato il sindaco Castiglione, «una Regione che si ritrova non solo nel momento del bisogno ma che guarda al proprio futuro in modo unitario dalla costa all'entroterra, al di là di qualsiasi campanilismo territoriale. La Zes può rappresentare una concreta opportunità di sviluppo nel rispetto delle singole vocazioni territoriali».

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