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Data: 29/01/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Trasporti: il primo febbraio lavoratori Tua incrociano braccia per 4 ore dalle 9 alle 13. Conferenza stampa prevista dalle 10 dello stesso giorno sotto la direzione generale aziendale di via L. Orione a Pescara ed a cui parteciperanno anche esponenti della politica regionale oltre a cittadini e lavoratori di tutte le sedi lavorative di Tua Spa

L'AQUILA - Uno sciopero regionale di 4 ore dalle 9 alle 13 di venerdì primo febbraio è stato annunciato dai lavoratori della Tua, società che gestisce i trasporti pubblici in Abruzzo (9-13), con il supporto di Or.Sa Trasporti e Autoferro Tpl.

Lo sciopero si è reso necessario, "a causa delle gravi anomalie in termini di sicurezza in ambiente di lavoro, di gestione del personale, di organizzazione del lavoro, di discriminazione sindacale e di strategia aziendale", si legge in una nota a afirma di Michele Giuliani, segretario regione Abruzzo Or.Sa Trasporti e AutoFerro Tpl".

"Sono ormai più di tre anni che dal nostro sindacato autonomo vengono segnalate all'Azienda le criticità di cui quotidianamente i Lavoratori di Tua Spa, di ogni Area operativa aziendale, si fanno carico con grande senso di responsabilità pur di offrire il servizio di trasporto pubblico regionale ai cittadini abruzzesi e, spesso, andando oltre quanto previsto dalle vigenti norme settoriali", sottolinea il segretario.

"Le inefficienze che minano il lavoro in azienda e quindi il servizio reso all’utenza - osserva - la forte richiesta di mobilità dei cittadini che attrae in Abruzzo molti competitor agguerriti ed organizzati, unite alla tardiva e scarna legislazione regionale a tutela del servizio trasportistico pubblico, stanno rendendo il settore Trasporti d’Abruzzo terra di conquista, indirizzandone il prossimo futuro, anche attraverso una gestione politico/aziendale mirata, non certo verso quella liberalizzazione richiesta dall’Europa, ma verso la sua privatizzazione che è ben altra cosa".

"Come sindacato autonomo abbiamo fatto e faremo con la presentazione di denunce agli Organi competenti, oltre ai vari ricorsi legali in materia di lavoro parzialmente già avviati, quanto in nostro potere - incalza il sindacalista - ma voglio sia chiaro che solo i lavoratori, in questa azienda, attraverso una riscoperta compattezza di categoria possono portare concreti passi in avanti nel ristabilire la legalità sul lavoro, mettendo finalmente fine alle volute divisioni interne programmate ed operate da personaggi, anche di parte sindacale, complici e consapevoli del ridimensionamento di Tua Spa, società in grado, se ben indirizzata e gestita, di essere un vanto per la Regione Abruzzo e potenzialmente in grado di attestarsi ai vertici del sistema trasportistico nazionale".

"Or.sa. Trasporti e Autoferro Tpl Abruzzo - continua Giuliani - chiama di nuovo, come fatto nel recente passato con grandi adesioni tra le maestranze, a raccolta i lavoratori per protestare venerdi 1 febbraio dalle 9 alle 13, anche attraverso la massiccia presenza alla conferenza stampa, prevista dalle 10 dello stesso giorno sotto la direzione generale aziendale di via L. Orione a Pescara ed a cui parteciperanno anche esponenti della politica regionale oltre a cittadini e lavoratori di tutte le sedi lavorative di Tua Spa".

"Tutto questo affinché si superino le divisioni chiedendo con forza la risoluzione delle problematiche relative ai mezzi, oramai al collasso e sempre meno affidabili; alle infrastrutture, inadatte ed con numerose lacune in termini di sicurezza ed igiene in ambiente di lavoro; alla gestione del personale, discriminato nelle norme e nei diritti oltre che remunerato in maniera difforme da quanto previsto sia dal Ccal di TUuache dal Ccnl settoriale; all'organizzazione del lavoro, in totale confusione e mal strutturata sia nella turnistica che nella contrattazione aziendale; al sistema sindacale, ancorato a logiche favoritistiche e sempre più lontano dal reale dato rappresentativo aziendale, con organizzazioni complici e protette da azienda e politica attraverso un atteggiamento di rinuncia al confronto con quelle parti sociali, come Or.sa. Trasporti Autoferro Tpl, che pur rappresentando oltre il 10% della forza lavoro in azienda vengono estromesse dai tavoli sindacali poiché rifiutano di apporre firme su quei documenti non ritenuti, evidentemente, aderenti alle necessità aziendali e settoriali; alle strategie aziendali, dettate da ingerenze politiche fuorvianti e deleterie sia per il buon andamento economico aziendale che per quello di diritto nei confronti della mobilità regionale come la dismissione delle linee di trasporto cosiddette commerciali ma che in realtà offrono servizi evidentemente necessari ed indispensabili alla comunità abruzzese", conclude.

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