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Data: 30/01/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Trasporto locale e disservizi - Bus L'Aquila-Roma: pendolari lasciati a piedi, «Vergogna del trasporto pubblico. Una gestione fallimentare della quale dovrebbe rispondere la Regione, che invece fa orecchie da mercante»

L'AQUILA - "Dieci persone lasciate a piedi, adesso basta. E' vergognoso, siamo inferociti". Ancora una denuncia di disservizi nel sistema del trasporto pubblico su gomma gestito da Tua SpA e, ancora una volta, arriva dal Comitato Pendolari abruzzesi. La tratta in questione è quella della famosa L'Aquila-Roma.

Il nuovo episodio si è verificato ieri mattina all'Aquila alle 6,45 quando i pendolari, anziché il classico bipiano, si sono visti arrivare un normale autobus monopiano da 54 posti che avrebbe dovuto accompagnarli a Roma. Qualcuno ha cercato di ovviare viaggiando seduto sugli scalini ma altri, almeno dieci, sono rimasti a piedi e non hanno potuto raggiungere i luoghi di lavoro.

"Problemi che denunciamo da anni, ai quali non si riesce a trovare uno straccio di soluzione", spiega Donatella Sarra, responsabile dl Comitato, che ha più volte richiesto un tavolo regionale per la questione, che ha tenuto banco per diversi mesi, della contestata delibera di Giunta regionale 848/C che definisce i servizi minimi del trasporto pubblico locale che dovrebbe trasformare le tratte L’Aquila-Roma e Avezzano-Roma da servizi pubblici essenziali in servizi commerciali, escludendole dalla contribuzione da parte del fondo regionale trasporti, con affidamento a Sangritana spa. Con questa delibera, alla tratta sono stati tolti 3 milioni di euro di contributi pubblici e 800 chilometri di percorrenza.

Nei giorni scorsi i pendolari hanno anche inviato una lettera al presidente vicario della Regione Giovanni Lolli per chiedere delucidazioni sull'imminente gestione della Società Sangritana della tratta L'Aquila-Roma, attualmente di pertinenza della Tua.

Ad oggi nessuna risposta e, come se non bastasse, i disservizi si moltiplicano. "Nei giorni scorsi abbiamo dovuto ascoltare tante belle promesse da campagna elettorale - spiega Sarra - Sono stati promessi nuovi autobus ipertecnologici e tanti investimenti per la gestione dei servizi. Ma se non riescono a gestire neanche le prenotazioni, come si fa ad attuare un adeguato piano di investimenti per il parco macchine di lunga percorrenza?".

"Quanto successo questa mattina è quanto di più grave ci potessimo immaginare - aggiunge Sarra - Lavoratori costretti a restare a casa, con tutte le conseguenze che si possono immaginare, perché Tua non ha ritenuto necessario mandare un autobus bipiano! E dire che nella maggior parte dei casi hanno tutti l'abbonamento e sarebbe anche facile fare un rapido conto sul numero dei passeggeri. E non ci sarebbe neanche bisogno di impegnarsi, visto che la mattina sarebbe d'obbligo il bipiano, dato il numero di utenti. Non possono dire 'non lo sapevamo', non esiste!".

"Una gestione fallimentare della quale dovrebbe rispondere la Regione, che invece fa orecchie da mercante. A questo punto contatteremo i candidati alla Presidenza della Regione in questi giorni di campagna elettorale, perché se l'amministrazione uscente non è in grado di darci risposte, dovrà farlo quella entrante. Situazioni del genere non sono accettabili in un capoluogo, come non lo sono da nessuna parte, specialmente per un collegamento così importante come lo è quello per Roma. Una cosa è certa - conclude - non ci fermeremo". (azz.cal.)

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