Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/04/2024
Visitatore n. 736.208



Data: 31/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Giù i termosifoni per battere lo smog. Il piano dopo il vertice al ministero: riscaldamenti abbassati di due gradi, limiti di velocità per le auto. 12 milioni ai Comuni

ROMA Riscaldamento abbassato di due gradi. Limiti di velocità ridotti di 20 chilometri orari nelle città. Stop ai camini. E sconti sugli autobus. Queste le «misure di emergenza», da adottare in caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di smog, decise nel vertice che si è tenuto ieri a Roma tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, governatori e sindaci. Un protocollo con cui governo ed enti locali cercano di correre ai ripari mentre, al terzo giorno di fermo auto a Milano e dopo le targhe alterne nella capitale, le polveri sottili non accennano a diminuire. Si tratta di un piano a due tempi. Da una parte ci sono le misure urgenti, per cui il ministero mette a disposizione dei Comuni 12 milioni di euro. Dall’altra c’è la strategia a medio periodo, un programma che in tre anni dovrebbe migliorare la qualità dell’aria grazie a interventi strutturali, per cui sono previste risorse per 405 milioni. 35 sono per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus; 50 per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto), 250 milioni per l’efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto), 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale. Gli incentivi alla rottamazione? Per ora sono allo studio. «È necessario pensare ad un fondo straordinario per tutto ciò che serve per rottamare le auto più inquinanti, un fondo che dovrà avere una posta certa, a cui le Regioni dovranno contribuire per come potranno fare. Incentivare la sostituzione mezzi è importante per ridurre le emissioni», dice il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. L’obiettivo è far sparire il prima possibile le macchine euro 3 Diesel. Tra le misure urgenti non vengono menzionate né le targhe alterne né i blocchi auto. Non saranno più adottate? Il ministro si smarca dalla domanda ricordando che sono i singoli amministratori locali a prendere queste decisioni. «Questo protocollo non è un accordo giuridico - chiarisce - la titolarità delle decisioni resta in capo a sindaci. Ma ora mi aspetto che non ci sia più la babele dei provvedimenti». Ma questa «grande alleanza per una grande emergenza», come la definisce il ministro, non convince tutti. Per il governatore Roberto Maroni, che prima dell’incontro aveva quantificato le risorse necessarie in due miliardi, i soldi promessi dal governo sono «del tutto insufficienti. Servono degli zeri in più», avrebbe detto il governatore al ministro Galletti. Dichiarazioni a cui il ministro replica: «Se il presidente Maroni pensava di venire a risolvere tutti i problemi della sua Regione allora ha sbagliato ministero». Critiche arrivano anche da Legambiente, che durante il vertice ha organizzato un presidio davanti al ministero sventolando la bandiera: «Ci avete rotto i polmoni». «Alcuni provvedimenti vanno nella direzione giusta, ma non sono sufficienti a cambiare la situazione dell’inquinamento nelle città italiane - commenta il vicepresidente Edoardo Zanchini -. È fondamentale che il protocollo si traduca in norme di legge e individui nuove risorse per fronteggiare l’emergenza smog». E aggiunge: «Pessima l’idea di destinare parte delle poche risorse disponibili alla rottamazione delle auto private. In questo modo il provvedimento rischia di incentivare anche il trasporto privato». Intanto gli ultimi dati delle stazioni di rilevazione dell’inquinamento non sono incoraggianti. Il bollettino dell’Arpa sulla qualità dell’aria testimonia come a Milano il problema si sia aggravato, nonostante il blocco: nel secondo giorno di stop alla circolazione, in tutte le centraline di rilevamento i dati sono superiori al limite di 50 microgrammi. A Roma per la seconda giornata di targhe alterne, i limiti delle polveri sottili PM10 sono stati superati in ben 10 centraline su 13. E, secondo le previsioni del meteo, per la pioggia bisognerà aspettare il 2016.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it