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Pescara, 28/03/2024
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Data: 03/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Bussi e Penne, i nodi del lavoro. La Cgil si appella alla Regione: occupazione in crisi, serve un intervento per rilanciare la produzione

BUSSI Contrattazione inclusiva e lotta alla precarietà: per il 2016 la Filctem-Cgil sceglie la linea del lavoro da salvare e annuncia che affronterà, una per una, tutte le vertenze aperte in provincia, dal polo chimico di Bussi al tessile di Penne. Vertenze definite «complicate» dal segretario Domenico Ronca e che «impongono un forte intervento delle istituzioni, a partire dalla Regione Abruzzo». Al momento, Ronca indica due fronti su tutti, quelli più emblematici e urgenti. Il primo – «Uno dei più importanti e complicati della nostra regione», dice – è la bonifica e la reindustrializzazione del sito Solvay di Bussi sul Tirino. Una vertenza sulla quale neanche il sindacalista è in grado di prevedere un esito certo, e quale, nel breve periodo. «Nei prossimi giorni potremo assistere», spiega, «al vero e atteso salto di qualità con il rispetto degli impegni assunti dai vari attori che ruotano intorno alla vertenza per una conclusione della stessa o, al contrario, prendere atto di una non sufficiente volontà di portare a soluzione la vicenda da parte di qualcuno». A Bussi sono in ballo, inizialmente, 200 posti di lavoro assicurati dal nuovo investitore, la Filippi Farmaceutica, e la possibilità di riavviare un sito produttivo che promette ulteriori impegni di capitali e nuova occupazione. Si attende, da un giorno all’altro, la convocazione della conferenza dei servizi per la sottoscrizione dell’accordo di programma, un atto propedeutico indispensabile per ogni sviluppo futuro. L’altra questione in bilico abita nella zona Vestina, a Penne, e riguarda il perdurare della crisi nel settore tessile-abbigliamento. I tagli annunciati da Brioni destano preoccupazione: «Un settore decisivo per l’economia del territorio», spiega Ronca, «importante per la vocazione produttiva di qualità delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori e decisivo in una concezione di sviluppo industriale sostenibile per una realtà come la nostra». A Penne, la fabbrica del Gruppo Kering ha avviato una mobilità volontaria incentivata per 50 dipendenti (che comunque non saranno alte maestranze) ai quali, come ha confermato l’amministratore delegato Gianluca Flore nelle scorse settimane durante gli incontri con le rappresentanze sindacali all’atto di chiarire le linee della politica aziendale, saranno riservati incentivi da 16 a 32 mila euro ciascuno. In questa delicata vertenza, è intervenuta anche l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Rocco D’Alfonso: da sempre, il sindaco è stato un interlocutore schierato dalla parte dei lavoratori e ha cercato di mediare. E ancora adesso, come è stato ribadito nei vari incontri con le parti sociali e i rappresentanti sindacali, D’Alfonso continua ad assicurare solidarietà, sostegno e vicinanza ai lavoratori a rischio. Ronca annuncia che affronterà anche altre realtà del territorio alle prese con il precariato e, per aprire la discussione sul tema del lavoro e cercare immediati confronti con aziende e istituzioni, terrà conferenza stampa, lunedì 4 alle 10,30, nella sede di via Benedetto Croce a Pescara.

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