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Data: 10/11/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
A24-A25: sei proiettili e minacce di morte a Toto e Fabris in un plico in sede Sdp Roma. Due buste a patron Toto e vice presidente Cda concessionaria due autostrade laziali e abruzzesi su sicurezza viadotti. Inchiesta procura. Fonti società: «clima avvelenato da falsi allarmi». Riferimenti a ''le iene''

L’AQUILA - Un plico con all’interno due buste con tre proiettili, ciascuna con minacce di morte al patron del gruppo Toto, Carlo Toto, e al vice presidente del Cda di Strada dei parchi Spa dello stesso Gruppo, Mauro Fabris, concessionaria delle autostrade A24 e A25, è stata recapitata per posta stamani, intorno alle ore 11,30, nella sede di Sdp a Roma, in via Vivenzo Bona.

Le minacce sono riferite alla questione della sicurezza delle due arterie, che ha tenuto banco nelle ultime settimane con gli allarmi lanciati dai tecnici del ministero per le Infrastrutture e Trasporti e il ministro Danilo Toninelli, sempre smentiti dai dirigenti della concessionaria che hanno anche diffidato il Ministero a sbloccare i circa 192 milioni euro per intervenire sui viadotti inseriti nel decreto Genova ma non ancora disponibili.

Secondo quanto si è appreso, nei messaggi di insulti sarebbero stati fatti riferimenti al programma televisivo Le Iene di Mediaset sulla sicurezza dei viadotti, nei quali sarebbero stati invitati l’imprenditore abruzzese Toto e l’ex parlamentare Fabris a non andare più al barbiere e al ristorante; in particolare, Toto sarebbe stato invitato a pagare gli interventi di messa in sicurezza.

Alla consegna del plico, gli addetti alla portineria si sarebbero dovuto insospettiti, in seguito la dirigenza ha chiamato la polizia che è intervenuta chiamando torta le altre cose gli artificieri che hanno aperto la busta e sequestrando il plico.

Sull’accaduto è stata informata la procura di Roma che ha attivato le indagini.

Non parla la dirigenza di Sdp: da fonti interne si è appreso che “il fatto è da rincollare al clima avvelenato che si è creato intorno alla vicenda del falso allarme sulle condizioni di sicurezza delle due autostrade, meglio dire la spettacolarizzazione dei falsi allarmi”.

Proprio sulla questione della sicurezza delle infrastrutture autostradali, il prefetto dell'Aquila, Giuseppe Linardi, ha convocato, il 26 ottobre scorso, un summit nel capoluogo per analizzare "le problematiche relative alla sicurezza dei viadotti" delle autostrade, a cui hanno preso parte anche l'ad di Strada dei parchi Cesare Ramadori, Fabris e il dirigente del Mit Placido Migliorino, oltre ai prefetti delle province abruzzesi e di Rieti, il capo di gabinetto della Prefettura di Roma, Vigili del fuoco, Viabilità Italia, Protezione civile, Regioni Abruzzo e Lazio, le Province abruzzesi, il ministero, Anas e Autostrade per l'Italia.

In quell'occasione è stato ribadito da Migliorino, dopo l'allarme lanciato dallo stesso Ministero nelle settimane precedenti, che "le due autostrade che collegano Lazio e Abruzzo sono sicure", perché, come ribadito da Toninelli in un tweet, "abbiamo preteso le limitazioni del traffico".

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