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Pescara, 23/04/2024
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Data: 13/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L'Abruzzo, le sue 10 priorità e chi sarà in grado di risolverle. Dalle frane e gli appalti veloci per avere scuole sicure ai depuratori, il mare pulito e le industrie. Il Centro da oggi chiede ai personaggi della nostra regione l'identikit del nuovo governatore

PESCARA Dieci priorità per l'Abruzzo. Qual è l'identikit del nuovo governatore che dovrà e saprà risolverle? Da oggi, il Centro, lo chiede ai personaggi rappresentativi della regione: rettori, responsabili di categorie, come quelle degli industriali, gli artigiani, gli albergatori e non solo. Dalle frane alle scuole insicure; dai depuratori vecchi e malfunzionanti alle aziende che scelgono la strategia del prendi i soldi e scappa. Esiste un'agenda Abruzzo. Eccola.
1) LE FRANE. Il risanamento delle situazioni di dissesto idrogeologico è in cima alla lista. A livello regionale sono 1.100 gli eventi franosi censiti. La stima della spesa è di un miliardo e 300 milioni. Finora l'ex governo e l'attuale ne hanno finanziato solo una parte.
2) SCUOLE SICURE. Anche quest'anno il Centro ha svolto un'indagine in Abruzzo sulla sicurezza dell'edilizia scolastica. Gli edifici potenzialmente interessati sono 1.287. Di questi oltre la metà ha ancora bisogno di manutenzione o adeguamento sismico.
3) MENO BUROCRAZIA. Ovvero la semplificazione normativa dei cantieri di edilizia scolastica. Una soluzione sarebbe quella di appaltare i lavori direttamente con progetti definitivi: si eviterebbero così i massimi ribassi. L'Abruzzo deve farlo capire al Governo.
4) AZIENDE IN FUGA. Ora più che mai occorre una norma reale per tutelare il mantenimento occupazionale delle iniziative industriali finanziate con denaro pubblico. Una norma che eviti le delocalizzazioni di industrie che hanno ricevuto contributi e che quindi devono essere sanzionate sul piano fiscale e dal punto di vista degli oneri contrattuali. Anche in questo caso serve una norma nazionale applicabile che l'Abruzzo può stimolare.
5) TASSE DEL SISMA. È ancora un tema di drammatica attualità che rischia di togliere all'Aquila qualunque voglia di ripartire. Il superamento della procedura di infrazione per il regime di defiscalità riguardante il cratere sismico è una delle priorità che ha ricadute sull'intero Abruzzo.
6) NUOVE INDUSTRIE. Occorre creare in Abruzzo zone libere dalla burocrazia, le cosiddette Zes, per facilitare la reindustrializzazione.
7) I COLLEGAMENTI. La partita più grande per l'Abruzzo è il potenziamento della rete ferroviaria Pescara-Roma. La dotazione nel contratto di programma Mit-Rfi è di un miliardo e 566mila euro di opere e 15 milioni per la progettazione esecutiva. Rfi deve accelerare il progetto.
8) NUOVI DEPURATORI. L'accelerazione dell'ammodernamento dei depuratori è un passaggio fondamentale per un mare migliore che non faccia più registrare segnali d'allarme che, anche quest'anno, hanno interessato oltre il 30 per cento della costa abruzzese. Ma prima del mare c'è un'altra emergenza.
9) LA SICUREZZA. Tra le priorità non possono mancare il potenziamento della Protezione civile con la ricostituzione degli organici necessari a livello nazionale e il potenziamento della flotta di Canadair: mancano infatti cento dirigenti, e ci sono soltanto 16 Canadair su 30 che ne servono.Il problema è nazionale ma ha evidenti ricadute sull'Abruzzo, regione purtroppo colpita dalle catastrofi.
10) MARE NOSTRO. Infine c'è l'inquinamento del mare che, secondo gli esperti, può essere risolto una volta per tutte con un piano dedicato alla separazione delle acque bianche da quelle nere in tutto il Mezzogiorno italiano. Anche in Abruzzo il 60 per cento delle fogne è vecchio. Occorre finanziare Comuni ed enti come l'Aca e l'Ersi (ente regionale servizio idrico) per rimettere in salute il nostro mare Adriatico.

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