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Pescara, 20/04/2024
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Data: 22/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scritta razzista, sul caso faro del comitato per l'ordine pubblico. «Siamo tutti Patrick Guobadia», in 200 alla manifestazione dei sindacati, il prefetto Basilicata assicura il suo intervento (l'articolo in pdf)

Sarà portata all'attenzione del tavolo provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica l'intimidazione a Patrick Guobadia, il responsabile regionale del settore Immigrazione della Cgil, vittima di un gesto di chiara matrice razziale. Guobadia via, la scritta comparsa domenica mattina sul muro esterno della sede del sindacato, in via Croce. Una scritta che ha generato da subito una indignazione generale. Ad assicurarlo allo stesso Guobadia è stato il prefetto Gerardina Basilicata, ieri pomeriggio, al termine di una manifestazione, organizzata dalla Cgil insieme alla Cisl e alla Uil, davanti al palazzo di Governo sia per esprimere solidarietà al dirigente della Camera del lavoro preso di mira che per cercare proprio di interessare le istituzioni sulla vicenda. Manifestazione, tra l'altro, a cui nonostante la pioggia, hanno partecipato duecento persone. Siamo tutti Guobadia, lo slogan.
Al prefetto il sindacalista, accompagnato da alcuni rappresentanti di Cgil e Cisl, ha fatto presente che, dopo gli ultimi episodi di intolleranza accaduti a Pescara e prima a Montesilvano, fra gli stranieri che vivono in città c'è forte preoccupazione e chiedono di tenere alta la guardia. Il prefetto ha spiegato che dei fatti di Montesilvano si è già parlato in uno degli ultimi comitati per l'ordine pubblico e che adesso si discuterà sicuramente anche dell'ultima vicenda, che lo vede purtroppo coinvolto. Durante l'incontro, i sindacalisti hanno anche consegnato al prefetto una lettera in cui si sollecita un tavolo di confronto sui problemi dell'immigrazione. Anche di questo, il prefetto ha assicurato che si occuperà, portando la questione all'attenzione del prossimo consiglio territoriale, che si riunisce in Prefettura.
CACCIA ALLE IMMAGINI
Ma si lavora incessantemente pure dal punto di vista investigativo. Per cercare di individuare i responsabili della scritta razzista, gli agenti della Digos stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere presenti lungo via Croce. Di per sé il gesto per quanto di taglio esplicitamente xenofobo non profila specifiche ipotesi di reato, ma tutt'altra valenza avrebbe qualora si scoprisse un collegamento con i due episodi di chiaro stampo fascio-nazista accaduti a Montesilvano, il 5 e 6 gennaio. Ad essere presi di mira, di nuovo la sede della Cgil e la sezione del Pd. Sui questi fatti stanno indagando i carabinieri, che già hanno in parte già visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Ma dopo quello che è successo a Pescara, proprio per verificare se ci siano legami, gli accertamenti proseguono in stretta collaborazione con la Digos, con cui vi è un frequente scambio di informazioni.

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