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Data: 24/12/2015
Testata giornalistica: La Repubblica
Tercas, la Ue boccia l'intervento del Fondo interbancario. Via al piano alternativo. Il primo salvattaggio è stato giudicato come aiuto di Stato. Ora la Ue lo boccia e si può procedere con la trasformazione del primo intervento da obbligatorio "per legge" in volontario. Il Tesoro: ribadita la validità del nostro intervento

MILANO - Gli aiuti a Banca Tercas del Fondo interbancario sono "aiuto di stato incompatibile". Questa la conclusione dell'indagine della Commissione Ue, secondo cui il Fondo interbancario di tutela dei depositi "ha agito per conto dello stato italiano". La notizia era scontata tanto che Banca Tercas in attesa della bocciatura ufficiale del primo salvataggio avvenuto infrangendo le regole europee ha preparato nel frattempo una strada alternativa. L'intervento del sistema bancario a supporto di Tercas è stato trasformato da obbligatorio in volontario e la Popolare di Bari ha rimborsato 55 milioni di obbligazioni subordinate Tercas, disinnescando un possibile secondo caso di risparmiatori "truffati". La Ue ha giudicato il primo intervento irregolare, perché le banche sono costrette per legge a versare i soldi al Fondo interbancario: se quei finanziamenti invece di essere versati obbligatoriamente per legge diventano volontari, non esiste più alcun intervento di Stato.

Ad oggi oltre il 95% delle banche che hanno aderito al primo intervento a favore di Tercas hanno trasformato quel finanziamento da obbligatorio a volontario, uno schema a differenza del primo in accordo con le disposizioni dell'Unione europea, ma che non poteva essere definitivo senza la bocciatura ufficiale del primo intervento da parte di Bruxelles. Situazione che oggi si è stata sbloccata definitivamente. A gioire in prima persona sono i clienti della Cassa di Teramo che avevano sottoscritto 55 milioni di euro di obbligazioni subordinate, le stesse che hanno lasciato sul lastrico i clienti delle quattro banche (Etruria, Ferrara Chieti e Marche) finite in ristrutturazione.

Il governo ha cavalcato subito politicamente la decisione della Ue sulla Tercas per rispondere a chi aveva sostenuto l'utilizzo del Fondo interbancario per salvare le quattro banche in difficoltà. "La decisione Ue su Tercas spiega che il fondo interbancario è aiuto di stato e implica "la risoluzione" della banca aiutata. Questo risponde alle polemiche di chi diceva che il governo italiano avrebbe potuto scegliere il fondo interbancario per ricapitalizzare le altre 4 banche salvate", sottolineano fonti del Mef.

"Per Banca Tercas nessuna conseguenza negativa perché è già pronto l’intervento di un fondo volontario del sistema bancario?", recita il comunicato del Tesoro. E spiega: "La Commissione europea ha assunto in data odierna la propria decisione sull’intervento di sostegno effettuato, nel 2014, dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) in favore della Banca Tercas, in relazione all’acquisizione di questa da parte della Banca Popolare di Bari. A seguito di una indagine approfondita, la Commissione ha concluso che tale intervento costituisce un aiuto di Stato non compatibile con la disciplina europea.

La Commissione europea, modificando il proprio orientamento, ha parificato l'intervento del FITD a una misura di supporto pubblico. Infatti la Commissione europea ha ritenuto, nonostante che il FITD sia costituito da risorse private, che i suoi interventi siano imputabili allo Stato italiano in ragione dell’approvazione ex post da parte della Banca d’Italia delle decisioni che li dispongono e dell’obbligatorietà dell’adesione al Fondo. Affinché l’intervento del Fondo, qualificato come aiuto di Stato, potesse essere considerato compatibile con la disciplina europea, sarebbe stata necessaria la previsione di misure di contenimento della distorsione alla concorrenza, tra le quali, in particolare, la condivisione degli oneri da parte dei detentori di obbligazioni subordinate (c.d. burden-sharing).

Il FITD, anche su suggerimento e impulso del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha istituito un meccanismo completamente volontario, con una gestione distinta da quella con cui sono assunte le decisioni a tutela dei depositanti, e finanziato con risorse diverse dalle contribuzioni obbligatorie. Il meccanismo volontario, per definizione non assoggettabile ai vincoli previsti per gli aiuti di Stato, provvederà a replicare il precedente intervento, restituendo alla Banca Tercas l’intero ammontare delle risorse
che questa dovrà retrocedere al FITD in esecuzione della decisione della Commissione. L’intervento del meccanismo garantirà la piena continuità finanziaria e operativa di Banca Tercas, neutralizzando le conseguenze negative della decisione della Commissione europea".

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