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Pescara, 26/04/2024
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Data: 30/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alfonso-Marcozzi, duello sul bilancio. I Cinque Stelle occupano gli scranni della giunta, il governatore li riconquista di forza. Intanto passa a maggioranza il Dpef

L’AQUILA La scena va rivista alla moviola. La telecamera inquadra gli scranni della presidenza del Consiglio (vuoti) e quelli della giunta (occupati dai consiglieri del Movimento 5 Stelle per protestare contro il bilancio «nascosto» in discussione). Il presidente Luciano D’Alfonso entra in scena con passo rapido, afferra la giacca della consigliera Sara Marcozzi appoggiata allo schienale della poltrona presidenziale ed esce di campo il tempo per affidare l’indumento a un commesso. Quindi rientra, sfila con gesto deciso la poltrona dalle terga della consigliera, si incolla saldamente alla sedia, accartoccia e getta via alcune carte grilline, si fa passare la cartella con i documenti della seduta (nel farlo spintona lateralmente la consigliera Marcozzi che nel frattempo è rimasta ferma al suo fianco) e chiama l’aula al lavoro. Comunque la si pensi la scena resterà tra i pochi momenti salienti di questa scialba annata consiliare. E preannuncia una seduta di bilancio tempestosa. I 5 Stelle che nel frattempo hanno abbandonato l’aula rivendicano la legittimità della manifestazione e censurano la reazione di D’Alfonso: «La nostra protesta è pacifica, un gesto così violento è sintomo di un presidente che non ha più la lucidità e la capacità di governare. Non sa gestire le opposizioni come pretende di gestire la Regione? Sono settimane che chiediamo i capitoli di spesa del Bilancio. Non ce li hanno mai dati nonostante il nostro diritto ad averli. Oggi ci chiedono di votare e discutere documenti al buio, gli abruzzesi hanno il diritto di conoscere come sono stati spesi e come saranno spesi i loro soldi e noi vogliamo difendere questo diritto». Ai pentastellati risponde il capogruppo del Pd Sandro Mariani: «È l'ennesimo teatrino inscenato dal Movimento 5 Stelle per impedire lo svolgimento dei lavori del Consiglio regionale. È un vero e proprio delitto di vilipendio, non solo a carico dell'assise istituzionale, bensì nei confronti dell'intero popolo abruzzese». E ora, entrando nel merito del bilancio, se il portavoce della maggioranza Camillo D’Alessandro parla di un bilancio di svolta a vantaggio degli abruzzesi, l’opposizione di centrodestra ne rimarca limiti e difetti: «Si conclude un anno orribile, con una Finanziaria orribile, che contraddistingue una Regione che, come confermano tutti i dati tendenziali economici, sta arretrando in controtendenza rispetto alla gestione Chiodi», dichiara il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. I consiglieri di Forza Italia, che hanno presentato centinaia di emendamenti, si dicono «contrari a una manovra di chiacchiere e tasse» e propongono «un radicale cambio di strategia». I tempi sono comunque stretti. In tarda serata il Consiglio ha approvato a maggioranza Il documento di programmazione economico finanziario (Dpef). Ai sì della maggioranza di centrosinistra hanno fatto da contraltare i no del centrodestra. Fuori dall'aula il Movimento Cinque Stelle. A sbloccare la situazione, un sub emendamento della maggioranza che ha cancellato i circa 300 emendamenti presentati dal centrodestra.

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