Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/04/2024
Visitatore n. 736.341



Data: 21/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus pubblici troppo vecchi, ecco i privati a Sulmona

Gli autobus pubblici sono troppo vecchi e il Comune prende il taxi: 55 euro l'ora per affittare, all'abbisogno, un mezzo da venti posti in grado di sostituire, nei limiti del possibile, il servizio di trasporto pubblico per cittadini e studenti. E' questa l'ultima trovata dell'amministrazione comunale che mercoledì scorso ha dato il via libera alla locazione di un Ncc (noleggio con conducente) per la durata di due mesi e un budget di 9mila euro. Ad aggiudicarsi il servizio è stata, in urgenza, la ditta Gualtieri Tour di Scanno che si è impegnata a fornire il mezzo a seconda delle necessità del Comune. Il parco mezzi pubblico, d'altronde, è ridotto al minimo storico e con il nuovo anno è entrato anche il divieto di far circolare mezzi euro zero, togliendo dall'elenco delle macchine utilizzabili dal servizio due bus.
«I mezzi euro zero vanno rottamati o modificati - spiega l'assessore ai Trasporti, Antonio Angelone - ma dobbiamo ancora capire se ne vale la pena, perché, comunque, resta ferma, in attesa di riaprire il confronto con il prossimo governo regionale, l'ipotesi di esternalizzazione del servizio». Nei prossimi due mesi, insomma, non ci sarà da meravigliarsi se ad effettuare il servizio di trasporto non sarà un bus arancione, ma uno privato. Nella speranza che in questo arco di tempo si riesca a portare a termine la gara d'appalto (per 300mila euro) per l'acquisto di due pulmini, già andata deserta lo scorso anno e ora in attesa dell'attivazione della piattaforma informatica per le gare che la Centrale unica di committenza avrebbe dovuto rendere operativa per legge già da ottobre scorso. Il parco mezzi del Comune è d'altronde allo stremo: dei venti bus esistenti solo quattordici sono in teoria funzionanti e di questi, ad oggi, ce ne sono otto fuori uso. Insomma per il trasporto pubblico ne restano sette in strada che è il minimo indispensabile per il servizio a regime (cinque linee urbane e due per gli studenti).
Basta una foratura, insomma, perché il trasporto pubblico, come già accaduto più volte nei giorni scorsi, vada in tilt. «A febbraio contiamo di fare la gara per due bus nuovi - aggiunge Angelone - e stiamo valutando anche l'ipotesi di acquisto di un terzo mezzo che ci sarebbe in parte (al 40%) finanziato dalla Regione. Il problema è che dobbiamo trovare la nostra quota parte di cofinanziamento che è pari a circa 120mila euro. Soldi al momento non disponibili».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it