Data: 27/04/2006
Testata giornalistica: Abruzzo Oggi
Trasporti, politica irresponsabile. Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl contro i tagli al trasporto pubblico del capoluogo adriatico

PESCARA - «Ancora una volta si è deciso di penalizzare il trasporto pubblico mediante un'operazione congiunta portata avanti irresponsabilmente dal Comune di Pescara e dalla Gtm a danno della mobilità collettiva». Questa l'accusa lanciata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl contro i tagli al trasporto pubblico del capoluogo adriatico.
«Irresponsabile - continuano le organizzazioni sindacali - è il provvedimento di riduzione delle risorse da destinare ai trasporti adottato dal Comune di Pescara che evidenzia, a dispetto dei buoni propositi e dei programmi, l'assoluta insensibilità dell'amministrazione comunale verso chi deve o vuole muoversi facendo a meno del mezzo privato. Irresponsabile - continuano - è anche l'atteggiamento di sfida adottato dalla Gtm. L'azienda di trasporti regionale, con
una tempestività che sa tanto di "ritorsione politica", ha prontamente riversato sulla cittadinanza il taglio del 22 per cento dei finanziamenti deliberato dalla giunta guidata da Luciano D'Alfonso, decidendo con decorrenza immediata la soppressione delle corse senza attendere, come sarebbe stato più naturale, l'entrata in vigore degli orari estivi previsti per l'imminente 16 giugno. Dal 1' maggio dunque - spiegano i sindacati - scatteranno pesanti riduzioni del servizio che colpiranno soprattutto le zone periferiche della città come l'ospedale, Colle Innamorati, Colle Madonna, Colle Pietra, Colle Caprino, San Silvestro, Valle Rocca, Cooperativa Ater-num, Villa Magna. Saranno 10668 - chiariscono - le corse che complessivamente verranno soppresse sulla base delle previsioni elaborate dai sindacati e che risulteranno così suddivise: 1048 corse in meno per la linea 4 (Colle Marino-Colle Pietra); 2674 corse in meno per la linea 5(OspedaleColle Innamorati); 3322 corse in meno per la linea 7 (San Silvestro-Valle Rocca) ; 2700 corse in meno per la linea 15 (Coop. Aternum-Villa Magna). Numeri che corrispondono ad un taglio di 130 mila chilometri e di circa 300 mila euro al servizio pubblico e che non hanno niente a che vedere con le presunte "razionalizzazioni delle corse", cui imprudentemente qualche esponente dell'amministrazione comunale ha fatto riferimento. Non intendiamo sottovalutare gli effetti prodotti sugli enti locali dal decreto taglia-spese varato dal Governo che ha senza dubbio inciso sulle casse comunali - tengono a precisare Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl -, ma ci preoccupa il tentativo di cambiare la connotazione del servizio pubblico ormai sempre più considerato tale solo se rispondente a criteri di estrema produttività. L'idea che il trasporto pubblico sia da considerarsi un servizio sociale è stata ormai rimossa da coloro che ci amministrano. Invece di incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici, si ritiene di operare vistosi tagli alle corse che determineranno l'allontanamento dell'utenza chiaramente insoddisfatta di tempi di percorrenza assolutamente non competitivi con il mezzo privato. La politica del trasporto pubblico adottata - accusano le organizzazioni sindacali - denota una preoccupante mancanza di strategia generale in funzione della riqualificazione dei servizi e del potenziamento delle linee inteso a servire meglio l'utenza metropolitana. A tal proposito, è il caso di ricordare i ritardi e le ambiguità riscontrate in occasione del dibattito inerente la realizzazione della filovia e le promesse mancate sull realizzazione di nuove corsie preferenziali e sulle loro protezioni mediante cordoli. Gli autoferrotranvieri di Pescara anche alla luce di possibili ripercussioni occupazionali - terminano i sindacati -, non sono tuttavia disposti a cedere a queste provocazioni e invitano i presidenti dei consigli dei quartieri penalizzati dai tagli e le associazioni degli ambientalisti ad unirsi con le organizzazioni sindacali per portare avanti, insieme, questa battaglia di civiltà».

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