Data: 06/12/2007
Testata giornalistica: Il Centro
Sangritana, rientra lo sciopero. Azienda di trasporti e sindacati tornano al confronto. La situazione si sblocca nel pomeriggio dopo un duro comunicato della presidente

LANCIANO. Una giornata intensa quelle di ieri alla Sangritana. Prima c'è stato un comunicato che sembrava accentuare la distanza tra consiglio d'amministrazione e sindacati dell'azienda di trasporti; poi, nel tardo pomeriggio, il clima si è improvvisamente rasserenato al punto da decidere di riprendere il confronto e trovare una soluzione che contemperi esigenze ed istanze delle parti.
La situazione si è sbloccata al termine di una riunione tra la presidente Loredana Di Lorenzo e la rappresentanza sindacale unitaria aziendale - Filt, Cgil, Uil trasporti, Faisa, Cisal e Ugl - che nei giorni scorsi aveva proclamato lo sciopero per giovedì 13 e inviato una lettera al presidente della Regione Ottaviano Del Turco. «Le parti», come recita un comunicato dell'azienda, «hanno deciso di riprendere il confronto che si era interrotto sulle questioni sollevate dai sindacati». Il primo effetto è stato il ritiro dello sciopero.
Eppure la giornata era iniziata con una lettera di risposta della presidente Di Lorenzo alle rivendicazioni dei sindacati sostenendo «le inesattezze delle accuse rivolte al consiglio di amministrazione».
Al centro della questione c'è sempre la gestione della società di trasporto sotto la guida della Di Lorenzo. I sindacati avevano tacciato di «confusione gestionale» il Cda, denunciato il blocco degli investimenti e dei lavori e l'adozione, in modo unilaterale, di provvedimenti sul personale volti a modificare alcune qualifiche.
La risposta della presidente era sullo stesso tono. «Nonostante il clima non sereno e preoccupante in cui si lavora», aveva scritto riferendosi all'indagine giudiziaria in corso che coinvolge l'ex presidente Marino Ferretti e l'ex direttore generale Antonio Bianco, «questo Cda ritiene di aver predisposto una programmazione di attività strategiche che consentiranno il raggiungimento di grandi obiettivi di sviluppo». Attività che comprendono i lavori sulle linee ferroviarie Lanciano-San Vito e Torino di Sangro-Archi e il completamento del deposito di Torre della Madonna. Il botta e risposta è finito attorno alle 18 quando presidente e sindacati si sono riavvicinati. «E' un primo passo», commenta la Di Lorenzo, «è necessario infatti stabilire un nuovo corso anche per quanto riguarda le relazioni sindacali».

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