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Pescara, 21/01/2025
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Data: 11/07/2008
Settore:
Cgil
ARPA: SULLA MANCATA RIDUZIONE DEL CDA INTERVENGONO LE CONFEDERAZIONI - Cgil Cisl e Uil: «Le aziende di tpl regionali si confermano terra di lottizzazione» - Il comunicato stampa

La mancata riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione della società di trasporti regionale Arpa S.p.A. - scrivono in una nota le Segreterie Confederali di Cgil Cisl e Uil Abruzzo - e la contestuale nomina di un ulteriore Dirigente Aziendale con la carica di Vice Direttore Generale annullano di fatto quel processo appena avviato e più volte sbandierato di riorganizzazione e riduzione dei costi della politica. Un provvedimento che disattendendo una specifica Legge Regionale ci riconsegna uno scenario tristemente noto nel quale anche le aziende pubbliche di trasporto continuano a rappresentare una fertile terra di lottizzazione e dove il raggiungimento dell'equilibrio politico costituisce la sola priorità. Chiediamo senza mezzi termini di annullare con urgenza questi provvedimenti deliberati per la sola società Arpa, - tuonano Mimì D'Aurora (nella foto), Mauro Spina e Roberto Campo - peraltro in contraddizione con quanto già portato a compimento nelle altre due aziende pubbliche di trasporto facenti capo alla stessa proprietà regionale. La stessa annunciata autoriduzione dei compensi ci convincerebbe solo se fosse abbinata alla contestuale riduzione dei componenti del Cda previsti dalla legge Regionale. Subito dopo le elezioni nazionali avevamo constatato una chiara volontà politica della Giunta Regionale di imprimere, attraverso un apposito programma di fine legislatura, una svolta e un'accelerazione sull'azione amministrativa focalizzando l'attenzione su alcune priorità e tra esse vi era senz'altro il sistema dei trasporti pubblici e una migliore mobilità in generale. In alternativa al provvedimento sopra indicato ci saremmo aspettati l'avvio di processi innovativi importanti quali la liberalizzazione del settore, la fusione delle aziende pubbliche regionali di trasporto (rispetto al quale gli atti compiuti sono gravemente contraddittori), la definizione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti, e interventi sulle criticità strutturali del sistema ferroviario abruzzese, la politica tariffaria con la salvaguardia delle zone interne, la situazione drammatica delle società partecipate da Arpa.

Dobbiamo prendere atto - chiudono Cgil, Cisl e Uil - che la politica dei trasporti e la sua riorganizzazione resta un'incompiuta anche per questa Giunta Regionale.

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