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Data: 28/04/2009
Settore:
Cgil Abruzzo
IL DOPO TERREMOTO, L'AQUILA VA RICOSTRUITA COME CAPOLUOGO - Cgil, Cisl, Uil contrasteranno scelte che vanno nella direzione di declassare il ruolo dell'Aquila. I provvedimenti per l'Abruzzo - Il testo del decreto 28 aprile 2009, n. 39

Nell'immediata vigilia della riunione del Consiglio dei Ministri che proprio a L'Aquila ha varato il Decreto Legge di misure straordinarie per gestire il dopo terremoto in Abruzzo, i segretari Cgil, Cisl, Uil regionali e provinciali L'Aquila, hanno denunciato chiare operazioni in atto nonché presunte intenzioni di delocalizzazione di funzioni, istituzioni, enti e servizi a danno della città dell'Aquila.

Richiamando l'esempio positivo delle Poste e di alcune banche che pur di non abbandonare il territorio, si sono attrezzate con strutture provvisorie, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo Di Cesare, Spina e Campo e i rispettivi segretari generali territoriali, hanno denunciato le inaccettabili scelte operate da più parti e da più soggetti di trasferirsi altrove, lasciando i cittadini senza punti di riferimento essenziali.

«La citta di L'Aquila deve essere ricostruita - sostengono Cgil, Cisl e Uil - non genericamente come realtà colpita dal terremoto ma nella sua veste di capoluogo, sede primaria delle Istituzioni regionali, di un'antica Università, di un importante ospedale». I sindacati contrastano e contrasteranno, non a caso, tutte le scelte che andranno nella direzione di declassare il ruolo dell'Aquila e che costituiscono una menomazione del ruolo di capoluogo che la città ha e dovrà continuare ad avere.

Cgil, Cisl, Uil dichiarano di essere consapevoli dell'urgente bisogno di fronteggiare l'emergenza, realizzando sedi provvisorie delocalizzate seppur con funzioni e servizi inevitabilmente limitati, ma l'assenza totale dal territorio abbinata a generiche delocalizzazioni che non prevedono termini di rientro, sono - dichiarano i sindacati - del tutto inaccettabili.

Cgil, Cisl, Uil nella nota trasmessa alle Istituzioni regionali e agli organi stampa, hanno ribadito la necessità di una convocazione urgente del tavolo regionale per fare il punto della situazione e concordare un'agenda del da farsi per affrontarne le priorità dettate dalle emergenze terremoto e crisi, i nodi strutturali su cui è inderogabile intervenire, le scadenze improcrastinabili.

Intanto si è registrato il via libera del Consiglio dei ministri, riunito per l'occasione a L'Aquila, al decreto per il terremoto in Abruzzo. Il piano del governo vale complessivamente 8 miliardi: 1,5 miliardi per l'emergenza, da affidare in buona parte alla Protezione Civile, e il resto per la ricostruzione.
Questi i provvedimenti più importanti

SCUOLA E UNIVERSITA' - Centodieci i milioni stanziati per l'edilizia scolastica e 70 quelli per la ricostruzione dell'Università de L'Aquila. Inoltre, niente tasse universitarie per gli studenti che il prossimo anno si iscriveranno all'università dell'Aquila.

150.000 EURO PER RIFARE CASA - Il contributo è a fondo perduto e verrà dato a chi sceglierà di provvedere da sè, scegliendo per proprio conto materiali e maestranze, alla ricostruzione dell'abitazione. Per sistemare una casa danneggiata, e non completamente distrutta dal sisma, il finanziamento sarà di 80.000 euro. In alternativa si potrà anche chiedere la sospensione del mutuo, se c'è un debito aperto per una casa non più abitabile.

STOP TASSE, AFFITTI, RATE, MUTUI - Per le popolazioni colpite dal terremoto c'è una sospensione dei tributi, del pagamento degli affitti, se la casa in locazione è ormai inagibile, e di rate e mutui di qualsiasi genere.

ZONA FRANCA E DEROGA PATTO STABILITÀ - L'Aquila viene inserita nelle zone franche, dove la costituzione di attività è incentivata da sgravi fiscali e contributivi. Per i conti pubblici dalla Regione, invece, vengono esclusi ai fini del patto di stabilità interno le spese sostenute per fare fronte al sisma.

AMMORTIZZATORI SOCIALI - Arriva una proroga dell'indennità ordinaria di disoccupazione per i lavoratori colpiti dal terremoto e indennizzi in favore dei collaboratori coordinati e continuativi.

AIUTI ANCHE PER RIFARE GLI ORATORI - Contributi ed indennizzi per le imprese colpite dal sisma, ma anche per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose, come, ad esempio, gli oratori.

GIOCHI - Nuove lotterie istantanee e potenziamento di giochi esistenti: saranno queste alcune delle voci di copertura del provvedimento. Previsto in quest'ottica un rafforzamento della lotta ai giochi clandestini.

RISORSE DA ENTI, 300 MLN DA BONUS FAMIGLIA - Le risorse per le misure post-terremoto arrivano da un mix di fondi. Messi in conto anche i soldi che potranno arrivare dagli investimenti degli enti previdenziali e dalla Cassa Deposti e Prestiti. Anche il bonus famiglia contribuirà alla 'causà dell'Abruzzo. I 300 milioni di euro non utilizzati verranno dirottati in questa direzione. Ma in conto ci sono anche i 220 milioni che potranno essere risparmiati trasferendo i lavori del G8 dalla Maddalena alla caserma della Guardia di Finanza a L'Aquila.

5 PER MILLE NO, SCUDO SI VEDRÀ - Il 5 per mille 'bis' non c'è. Troppe polemiche, ha commentato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. E al momento neanche lo scudo, la misura fiscale per incentivare il rientro dei capitali dall'estero. Ma il ministro Tremonti ha lasciato in quest'ultimo caso una porta aperta: se serviranno più soldi non si esclude di mettere in campo misure contro l'evasione e l'elusione fiscale a livello internazionale.

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