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Data: 03/01/2012
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
AZIENDA UNICA. CGIL: A CASA CHI SI OPPONE AL "PROGETTO DI RIFORMA EPOCALE" ANNUNCIATO DA CHIODI - Chi non condivide le decisioni del Consiglio regionale ha come unica strada la rinuncia all'incarico - Preleva il comunicato stampa - E Morra zittisce Russo: «La Regione non ha mai licenziato nessuno»

Nella giornata di ieri, presentando il bilancio 2012, il Governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi ha tenuto a smentire quanti accusano il suo Governo regionale di "deficit di riformismo".

Elencando le riforme già attuate, ha voluto soffermarsi su quella dei trasporti approvata il 29 dicembre scorso, definendola "un passo epocale" (leggi l'articolo).

Un provvedimento che il sindacato ha salutato con grande soddisfazione, per averne condiviso e sostenuto le finalità per anni, reso necessario in una fase di ristrettezza economica e continui tagli ai servizi che rischiano di compromettere il diritto alla mobilità dei cittadini.

Non sono passate nemmeno 24 ore e le affermazioni del Presidente Chiodi sono state puntualmente smentite proprio da quanti sono stati indicati e demandati dalla Legge a traghettare le aziende regionali di trasporto verso la società unica.

E' accaduto infatti che il Presidente della Gtm Michele Russo, non nuovo a queste uscite fuori luogo, abbia puntualmente etichettato (leggi l'articolo) il progetto di fusione delle aziende come "un'operazione solo demagogica che porterebbe all'aggravio di costi aggiuntivi - e che rappresenterebbe unicamente - una battaglia politica, in cui si sta procedendo con grande superficialità"

Ancora più gravi sono le affermazioni fatte dal Presidente della Gtm rispetto a probabili licenziamenti che scaturirebbero a seguito del progetto di fusione delle aziende, votato all'unanimità dal Consiglio Regionale e ai costi aziendali che esploderebbero con il livellamento verso l'alto dei salari dei lavoratori.

Possiamo comprendere le preoccupazioni di Russo, perché ad essere "licenziati" saranno (questo sì) Presidenti, componenti dei Consigli di Amministrazioni, Direttori Generali e Vice direttori, Sindaci revisori. Una drastica riduzione quindi di poltrone e privilegi cosi come dell'attuale sistema di appalti, consulenze, forniture ecc., che costituiscono aggravio di spese e spreco di risorse che invece dovrebbero servire unicamente a offrire più trasporto e una migliore qualità degli stessi.

L'azienda unica nasce infatti con l'obiettivo di razionalizzare i costi di gestione evitando l'attuale moltiplicazione per tre delle strutture organizzative - gestionali e le relative sovrapposizioni.
E' evidente che il piano industriale di accorpamento delle imprese dovrà prevedere necessariamente un migliore utilizzo del personale impiegatizio con l'ampliamento di nuove attività e un' eventuale riduzione degli organici attraverso il blocco del turn-over.

Cosi come appare sterile e pretestuosa la ricorrente polemica sull'incremento del costo del lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno sempre dimostrato senso di responsabilità e conoscono bene le difficoltà che attraversano il settore e il paese in questa fase. Ed è evidente che saranno trovate insieme soluzioni che salvaguardano diritti consolidati in un quadro di sostenibilità economica per il percorso della nuova impresa.

Ci appare tuttavia singolare che in presenza di una apposita legge approvata dalla Regione Abruzzo, chi è chiamato a realizzare il progetto di fusione continui a dichiararsi pubblicamente contrario ad un piano fortemente voluto dall'assessore di riferimento, Giandonato Morra e al quale, comunque, riconosciamo un fattivo impegno e una ricerca costante della concertazione.

E' una situazione paradossale e pericolosa perché rischia di costellare di incidenti il percorso verso la fusione. In un contesto di questo tipo, che fra l'altro viola il principio dello spoil system, chi non condivide le decisioni del Consiglio regionale e della Giunta che lo ha designato, ha come unica strada la rinuncia all'incarico per rimanere coerenti con i propri convincimenti.

Diversamente con il permanere di una condizione così contraddittoria il Presidente Chiodi e l'Assessore ai Trasporti Morra dovranno intervenire per garantire nei tempi e modi previsti dalla legge, la realizzazione dell'Azienda unica, che l'Abruzzo, in tutte le sue componenti sociali e politiche, attende di realizzare da oltre un decennio.

E MORRA ZITTISCE IL PRESIDENTE DELLA GTM. «LA REGIONE? NON HA MAI LICENZIATO NESSUNO» - A stretto giro di posta l'Assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, ovvero il promotore della legge di riordino del trasporto locale, replica e, in qualche modo, mette a tacere il Presidente della Gtm Michele Russo. «Russo è libero di esprimere le sue opinioni personali, che probabilmente sono dovute anche alle polemiche degli ultimi giorni», commenta Morra «ma, sulla scorta dell'ottimo lavoro svolto in Gtm, sono sicuro che metterà tutto il suo impegno per presentare il progetto di fusione, evidenziando anche positività, criticità e proponendo idee innovative».
L'Assessore Morra ne ha anche per il presidente dell'Arpa Massimo Cirulli che sempre sulla stampa aveva tirato in ballo la questione degli esuberi «Parlare di problemi occupazionali - precisa Morra - ritengo sia troppo presto perché bisogna valutare le economie e le diseconomie, ma una cosa è certa l'attenzione della Regione verso i lavoratori è provata, tanto che, anche a fronte dei tagli, a differenza di altre regioni, in Abruzzo non è stato licenziato un solo lavoratore del settore trasporti».

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