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Pescara, 28/03/2024
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Data: 30/05/2015
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
I DATI SULLO SCIOPERO? LI FORNISCONO TUTTI TRANNE NOI - Filt Cgil Abruzzo e Ugl autoferro: «Soddisfatti per la manifestazione e per lo sciopero» E ribadiscono: «Il Governatore D'Alfonso si occupi in prima persona della riforma e dell'azienda unica» - Il servizio trasmesso da Rai Tgr Abruzzo - D'Alfonso incontra i lavoratori del tpl in sciopero - Rassegna stampa

Non si era ancora concluso lo sciopero (il personale a terra aderiva con le ultime ore del turno e per la Sangritana iniziava alle 17.15) e già nel primo pomeriggio le segreterie regionali di Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal avevano diramato un comunicato stampa con il quale richiamando la responsabilità dei padri di famiglia , si erano spinti a diffondere i dati di adesione allo sciopero proclamato dalle segreterie regionali di Filt Cgil e Ugl autoferro.

Non passano nemmeno due ore e arrivano i dati minuziosi e particolareggiati delle tre aziende regionali di trasporti le quali con un comunicato stampa mettono in atto un’operazione a cui sinceramente, pur nella lunga e corposa storia degli scioperi nel settore dei trasporti, non avevamo mai assistito.

Questo il comunicato diffuso da Arpa a nome delle tre aziende e che riportiamo integralmente affinché tutti i lavoratori possano farsi un’idea di ciò che è accaduto
“Su un totale di 887 lavoratori di Arpa, Gtm e Sangritana in servizio nelle fasce orarie interessate dallo sciopero, coloro che si sono astenuti dalla prestazione sono stati 297 pari al 33,4% degli addetti in servizio. Nel dettaglio, in Arpa hanno scioperato in 163 su 496, pari 32,8%, in Gtm gli aderenti allo sciopero salgono al 55,7%, essendo stati 102 gli aderenti alla protesta su 183. In Sangritana, infine, si è registrato il più basso indice di consensi per un numero di scioperanti pari a 32 su un totale di 208, che in percentuale dà il 15,3%”.

Infine in tarda serata il cerchio magico si chiude e arrivano puntuali le pesanti dichiarazioni del Sottosegretario Camillo D’Alessandro: “Sciopero fallito, avanti con le riforme e con il dialogo. Nutro profondo rispetto per la minoranza dei lavoratori che ha deciso di scioperare, 30 per cento nelle tre aziende pubbliche, sul totale dei lavoratori, personale viaggiante, personale addetto alla manutenzione ed amministrativo, mentre quasi nessuno ha scioperato nelle oltre 50 aziende private dove pure Cgil e Ugl hanno indetto lo sciopero ma lo sciopero è fallito non solo sui numeri, ma anche sulle ragioni infondate assunte come scusa per lo sciopero: la maggioranza dei lavoratori ha deciso di non seguirli, perché sono i primi a sapere come stanno le cose”

Insomma i sindacati che non hanno proclamato lo sciopero, le aziende Arpa, Gtm e Sangritana e il Sottosegretario D’Alessandro si sono affrettati e affannati a fare ciò che le Segreterie Regionali di Filt Cgil e Ugl autoferro ufficialmente non hanno fatto ovvero quello di produrre un comunicato stampa con i dati di affluenza allo sciopero. Incredibile ma vero. Premesso che a questo punto saremo curiosi di conoscere con estrema minuziosità e forma particolareggiata i dati di affluenza di uno sciopero unitario (con tutte e cinque le sigle per intenderci). Sarebbe curioso ad esempio conoscere il dato di affluenza della Sangritana quando si è scioperato tutti insieme per il rinnovo del CCNL, oppure più in generale saremmo curiosi di conoscere il dato di adesione allo stesso sciopero unitario per il contratto dei 280 amministrativi che operano nelle tre aziende regionali di trasporto e in modo particolare ci interesserebbe quella settantina di funzionari apicali (parametri 250 e parametri 230) di cui fanno parte peraltro gli stessi Segretari Regionali della Fit Cisl e della Uiltrasporti e ai quali il contratto unico aziendale di TUA ha già garantito una corposa indennità di funzione alla faccia della responsabilità dei padri di famiglia e dello scenario che è cambiato!!!

Sull’adesione allo sciopero noi diciamo questo:

1. l’adesione allo sciopero è andata sicuramente oltre la percentuale di lavoratori che Filt Cgil e Ugl autoferro rappresentano nelle aziende e questo nonostante il chiaro boicottaggio operato su tutti i fronti (c’è anche chi ha chiesto preventivamente al singolo lavoratore di dichiarare la partecipazione o meno allo sciopero)

2. In alcune realtà come ad esempio la Gtm di Pescara abbiamo visto circolare nella fascia dello sciopero non più di una decina di autobus e le foto in nostro possesso con il deposito stracolmo di autobus parcheggiati ne costituiscono una testimonianza;

3. Anche in altre realtà quali i distretti Arpa di Avezzano, Sulmona, Teramo e Giulianova abbiano di gran lunga superato la percentuale di iscritti di cui disponiamo (peraltro non tutti gli iscritti rientravano nella fascia di sciopero);

4. Un altro dato significativo che non è emerso è la buona adesione all’Ama di L’Aquila, anche lì decisamente oltre i naturali confini di Cgil e Ugl;

5. In alcune realtà invece (Arpa Pescara - Arpa L’Aquila – Arpa Chieti) probabilmente non siamo riusciti a farci capire dai lavoratori o forse non abbiamo lavorato a sufficienza per farci capire e i risultati non sono stati brillanti;

6. Le sigle sindacali che si sono a noi sostituite per diffondere i dati dello sciopero farebbero bene a guardare in casa loro e ad analizzare i tanti problemi di rappresentatività che hanno al proprio interno. Vedasi ad esempio in Gtm dove la Faisa Cisal ha aderito in massa allo sciopero e dove non sono mancate adesioni anche da iscritti Fit Cisl e Uiltrasporti. Stessa cosa dicasi per Avezzano dove le defezioni Uiltrasporti rispetto alla linea del Segretario Generale, sono risultate notevoli. E da quello che sappiamo importanti ribellioni ci sono registrate per tutti e tre i sindacati che da oggi definiremo “responsabili” e, ce lo consentiranno, anche eccessivamente “collaborativi”

Complessivamente pertanto ci riteniamo soddisfatti anche perché siamo convinti che, alla lunga e facendo ciò che le altre sigle non stanno facendo, ovvero informare adeguatamente i lavoratori, i nodi verranno presto al pettine a cominciare dalle prossime riunioni (3,4 e 5 giugno) per definire il contratto unico aziendale di TUA e alle quali riunioni parteciperemo ovviamente anche noi.

Se ne facciano una ragione “i sindacati responsabili”, gli amministratori e i dirigenti che ci hanno portato a queste condizioni: Noi non ci fermeremo qui e se il Governatore D’Alfonso (titolare della delega ai trasporti) non assumerà in prima persona la trattativa sulla riforma del trasporto locale e sull’azienda unica, siamo pronti ad andare avanti con nuovi scioperi e con nuove iniziative di protesta ancora più clamorose.

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