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Data: 05/04/2018
Settore:
Trasporto pubblico locale
AUTOLINEE CERELLA, SCATTANO LE RITORSIONI. CINQUE GIORNI DI SOSPENSIONE AL SINDACALISTA DELLA FILT CGIL CHE HA DENUNCIATO ALL'OPINIONE PUBBLICA I PROBLEMI SULLA SICUREZZA E L'INEFFICIENZE DELL'AZIENDA - La dura reazione della Cgil «Queste intimidazioni non ci fermeranno. Il sindacato è pronto a sostenere e tutelare nelle sede opportune il proprio rappresentante sindacale territoriale». Germano Di Laudo (Cgil Chieti): «Un rappresentante sindacale che denuncia gravi violazioni sulla sicurezza merita da un'azienda seria di essere premiato e non punito» - La replica del Presidente Pollutri: «I servizi commerciali di Cerella? Un tesoro in mano. Costituiscono l'unico principio di espansione per la società (di proprietà del gruppo Tua ndr). Insieme agli altri sindacati siamo arrivati a formulare almeno 15 proposte per fronteggiare la concorrenza - L'intervista al Segretario della Filt Cgil Abruzzo - Rassegna stampa

"I panni sporchi vanno lavati in casa" oppure "Non si sputa nel piatto in cui si mangia". Sono queste le strane teorie alle quali evidentemente si ispirano le Autolinee Cerella di Vasto e il suo Presidente Angelo Pollutri. E se qualcuno prova a discostarsi da questa linea e non si attiene a questi principi, scattano ritorsioni e provvedimenti disciplinari nei confronti degli inadempienti. Presumibilmente è quanto è accaduto ad un rappresentante sindacale aziendale della Cgil, il quale ha pensato bene di violare quelle regole, ben consapevole che quelle strane teorie imposte dalla Società, già di per sé corrispondenti a dei veri e propri bavagli, diventano del tutto inaccettabili se riferite ed applicate ad un'azienda regionale che opera unicamente con risorse pubbliche.

CINQUE GIORNI DI SOSPENSIONE PER AVER SEGNALATO CHE IL PULLMAN SU CUI VIAGGIAVANO DECINE DI STUDENTI NON ERA IN SICUREZZA - Fine gennaio, nel primo pomeriggio, appena fuori dal casello Vasto Nord dell'A14, alcuni studenti di ritorno a Vasto dopo le ore di lezione tenute nell'istituto alberghiero segnalano all'autista (ovvero al rappresentante sindacale della Cgil) uno strano rumore accompagnato da un odore nauseabondo di gas di scarico. Un pendolare decide di sollevare il tappeto in corrispondenza del vano motore e da qui l'incredibile scoperta: il vano di copertura motore, che viene calpestato dai passeggeri, non era chiuso. E solo grazie ad un po' di buona sorte che non ci siano state gravi conseguenze in quanto i ragazzi avrebbero potuto mettere un piede nel vuoto con i prevedibili esiti nefasti. Questo episodio oltre a provocare la legittima protesta rabbiosa degli studenti (alcuni di loro, quando l'autobus ha raggiunto gli uffici della Società, sono scesi e sono andati a protestare per poi raggiungere le proprie abitazioni a piedi), ha determinato anche la reazione del lavoratore che di fronte ad un fatto simile, ha ritenuto opportuno di informare l'opinione pubblica su come vengono gestite e amministrate le aziende di trasporto perlopiù pubbliche. La risposta aziendale si è materializzata inizialmente anch'essa sulla stampa attraverso timide scuse rivolte all'utenza ma soprattutto con un violento attacco verso chi si è reso responsabile di rendere pubblica la notizia, informando gli organi di stampa «La società procederà, verso chi, non seguendo le regolari procedure in merito a segnalazioni di anomalie ai mezzi o nell'esercizio del servizio stesso non segnalerà tempestivamente all'azienda il problema piuttosto che ai giornali». Queste dichiarazioni formulate dal Presidente Pollutri lasciavano presagire ulteriori reazioni aziendali che si sono puntualmente concretizzate con un provvedimento disciplinare pari a cinque giorni di sospensione quasi a voler rammentare che... "I panni sporchi vanno lavati in casa"

LA DURA REAZIONE DELLA CGIL: CONTINUEREMO A RENDERE PUBBLICI DISSERVIZI E INEFFICIENZE DELL'AZIENDA «LE INTIMIDAZIONI NON CI FERMERANNO» - Se qualcuno utilizzando ritorsioni, intimidazioni e presunte minacce di azioni legali, pensava di averla vinta, ha sbagliato di grosso e non ha fatto i conti con un'intera organizzazione che, a tutti i livelli, ha deciso senza alcuna esitazione di stare al fianco e di sostenere il rappresentante sindacale della Filt Cgil. E il Segretario della Cgil di Chieti Germano Di Laudo ha lanciato una sorta di avvertimento ai vertici aziendali: «La Cgil», ha detto Di Laudo, «sarà sempre al fianco di Paolo Sallese in tutte le sedi. Il sindacato è pronto a sostenere anche un'azione legale. Un rappresentante sindacale che denuncia gravi violazioni sulla sicurezza merita da un'azienda seria di essere premiato e non punito». Non spetta all’Autoservizi Cerella né tantomeno al Consiglio di Amministrazione della società - ha aggiunto il Segretario della Filt Cgil Abruzzo Franco Rolandi - stabilire quali debbano essere i destinatari delle denunce sindacali su inefficienze, disservizi, malfunzionamenti e gravissime problematiche connesse alla sicurezza dell’esercizio soprattutto se le stesse contestazioni risultano comprovate da fatti e circostanze inoppugnabili e che hanno peraltro indotto la stessa Società a scusarsi pubblicamente con l’utenza per i disagi arrecati. Continueremo pertanto a denunciare anche pubblicamente, senza alcun timore di ritorsioni e di presunte minacce di azioni legali, tutte quelle situazioni che dovessero far emergere problematiche che determinano disservizi e carenza di sicurezza sia per i viaggiatori che per lo stesso personale dell’Autoservizi Cerella.

SUGLI SPRECHI E SULLE INEFFICIENZE DENUNCIATE DALLA CGIL, LA SOCIETA' NON RISPONDE O CONFONDE LE CARTE - La Società Cerella s.r.l. che sulla base di un recente report sulle società partecipate, risulta essere un'azienda controllata dalla Regione Abruzzo per il tramite di T.U.A. Spa che detiene il 51,58%, dovrebbe almeno sulla carta esercitare scelte manageriali e gestionali con un asset tipico di un'azienda prevalentemente pubblica assoggettata, come tale, a determinati obblighi e a controlli specifici da parte della società madre e dello stesso azionista. Riscontrare invece che in questa società, le assunzioni di personale si materializzino esclusivamente attraverso il criterio della chiamata diretta e bypassando pertanto eventuali selezioni pubbliche e bandi di concorso, oppure che nella stessa società il cosiddetto RAP (regolamento avanzamento e promozioni) rappresenti un illustre sconosciuto e che la crescita professionale dei dipendenti non si determina pertanto sulla base di valutazioni di merito e dei titoli posseduti, costituisce un elemento di scarsa trasparenza amministrativa per il quale chi ha il compito di controllare e vigilare, sarebbe opportuno che esercitasse fino in fondo il proprio ruolo. Chi sostiene ancora oggi di aver operato correttamente e di non aver proceduto ad assunzioni di personale amministrativo quanto piuttosto alla trasformazione e alla stabilizzazionie di contratti precedenti, è ben consapevole di sostenere nefandezze in quanto nella storia della società Cerella non si ricordano assunzioni espletate attraverso il ricorso a bandi di concorso. La vicenda diventa altresì patetica e stucchevole nel momento in cui, non avendo argomenti, si sostiene che da un sindacalista ci si aspetterebbe richieste del tipo "Perchè non assumete?". Battute sicuramente di cattivo gusto che ricordano, guarda caso, analoghe affermazioni gratuite pronunciate da qualche politico regionale che qualche mese fa, in piena campagna elettorale, non aveva gradito le critiche e le polemiche rispetto ad alcune stranezze ed anomalie rilevate dal sindacato in un bando di concorso ad orologeria per l'assunzione di operai alla società TUA, ebbe modo di affermare le stesse cose. Il quesito corretto non è tanto "Perché non assumete?" quanto piuttosto "Perché non assumete in trasparenza e con i criteri di un'azienda pubblica?".

SERVIZI COMMERCIALI: TUA E LA REGIONE IN TOTALE CONFUSIONE. PER IL PRESIDENTE DI CERELLA DETTI SERVIZI COSTITUISCONO UN VERO TESORO E MOTIVO DI ESPANSIONE PER LA SOCIETA'. PER TONELLI INVECE SONO SERVIZI CHE DETERMINANO SOLO PERDITE DI ESERCIZIO E VANNO ABBANDONATI - Sui servizi commerciali la confusione in Regione regna sovrana. Da un lato la Società Tua che decide di disfarsi dei propri servizi commerciali con tanto di numeri che stanno ad evidenziare che nel solo anno 2017 detti servizi hanno prodotto un disavanzo di circa un milione di euro. Da qui la decisione di cedere tutte le tratte commerciali a Sangritana Spa, facendo restare a Tua la sola gestione del trasporto pubblico locale in modo - secondo quanto sostiene il Presidente Tonelli - da creare una netta distinzione tra servizi non contribuiti con risorse pubbliche e servizi contribuiti. Dall'altro lato invece ti trovi la società Cerella (controllata da TUA) e il proprio Presidente Pollutri che la pensano in maniera diametralmente opposta arrivando addirittura a sostenere che le rotte commerciali rappresentino "l'unico principio di espansione dell'azienda, un vero tesoro in mano della società e che va valorizzato e potenziato". Stando a sentire il Presidente di Cerella l'utenza sulla linea commerciale sarebbe aumentata del 140% in tre mesi e l'attivo di bilancio registrato nel 2016 sarebbe proprio frutto dei maggiori incrementi registrati sulle linee commerciali e sul granturismo.
Non osiamo pensare quali ulteriori straordinari risultati si potranno ottenere nel momento in cui si materializzeranno le 15 proposte di efficientamento del servizio oggetto di confronto con le altre sigle sindacali (che poi sono le stesse sigle che insieme alla Regione e a Tua sostengono l'operazione inversa Sangritana Spa). Altro che separazione societaria o separazione contabile, il Presidente Pollutri non ne ha affatto bisogno.

P.S. Una domanda nasce spontanea: ma una di queste 15 proposte di efficientamento dei servizi commerciali, non potremmo suggerirla al Presidente Tonelli??? Magari si convincerà anche lui di avere ...UN TESORO TRA LE MANI

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