Data: 20/11/2008
Settore:
Trasporti
NO FILOVIA, NO METRO - Annunciati nello stesso giorno dai sindaci di Pescara e l'Aquila lo stop ad importanti progetti per la mobilità collettiva. Rassegna stampa - Filovia - Metro

E' stato solo un caso o forse no ma nello stesso giorno Luciano D'Alfonso e Massimo Cialente primi cittadini rispettivamente di Pescara e L'Aquila hanno annunciato contemporaneamente e rompendo gli indugi le loro chiare intenzioni rispetto alla realizzazione di due importanti opere per la mobilità collettiva. Il primo lo ha fatto dopo anni e anni di silenzio e di comportamenti opportunistici tendenti a sviare lo scottante argomento. Il secondo forse un po' più giustificato, ha maturato la decisione dopo aver ereditato la questione dal suo predecessore e dopo aver preso atto (quasi come una salvezza) di una sentenza della Corte di Giustizia europea che sulla progettazione e realizzazione della tramvia municipale dell'Aquila, ha condannato l'Italia per non aver rispettato la direttiva sugli appalti pubblici.
Luciano D'Alfonso ha deciso di pronunciarsi ufficilamente per la prima volta sulla vicenda proprio "nella casa" del maggiore sponsor della Strada Parco, quel Mario Sorgentone Presidente dell'Associazione denominata appunto Strada Parco che da sempre si è opposta al progetto di passaggio della filovia sull'ex tracciato ferroviario compreso tra Pescara e Montesilvano.
«All'amministrazione interessa realizzare opere utili alla città», ha detto Luciano D'Alfonso, «e per ciò che concerne la Strada parco abbiamo cercato in concerto con la Regione e il Ministero una soluzione che sia un punto di incontro tra il bisogno di salvaguardare le risorse di questa strada e la necessità di migliorare la viabilità cittadina attivando un servizio che educherà una domanda generando nuovi stili di vita». Secondo il Sindaco D'Alfonso che ha previsto inoltre il passaggio sulla strada, in via temporanea, di un bus navetta ecologico, sullo stop alla filovia e quindi all'appalto aggiudicato alla Balfour Beatty, ci sarebbe il consenso anche dell'opposizione a partire da Lorenzo Sospiri e Luigi Albore Mascia i quali avrebbero garantito, a suo dire, il loro appoggio e collaborazione nell'ambito di questa novità.

Più scontata la posizione del sindaco di L'Aquila Cialente che con la sentenza della Corte di Giustizia europea si è trovata in qualche modo la strada spianata. «Procederò all'annullamento dell'appalto - ha dichiarato Cialente - sto aspettando altri elementi, ma dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea, che ha condannato l'Italia per non aver rispettato la direttiva sugli appalti pubblici, nel caso della progettazione e della realizzazione della tramvia municipale dell'Aquila, non esiste una strada diversa». Cialente tuttavia attende l'incontro con i ministri delle Infrastrutture e dei Beni architettonici per avere conferme sul da farsi «Voglio prospettare loro le ipotesi di fattibilità del percorso, gli aspetti dell'appalto e dei finanziamenti. La verità è che, nel caso della metro, in passato, è stata scelta sempre la cosa più complicata e non va dimenticato che ci troviamo in presenza di un'opera già iniziata, con lavori effettuati per venti milioni di euro. La decisione finale deve evitare che piova sul bagnato».

Rassegna stampa - "Il centro" - Filovia a Pescara
Rassegna stampa - "Il messaggero" - Metro a L'Aquila

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it