Data: 24/07/2006
Settore:
Economia
BERSANI, NESSUNA RETROMARCIA - «Sconfitto? Ho appena cominciato a giocare...»

Pierluigi Bersani, l'ideatore della rivoluzione liberale del centrosinistra non ci sta a passare per sconfitto, per colui che ha dovuto cedere alla protesta di piazza. Il ministro dello Sviluppo economico garantisce che non vi è stata nessuna retromarcia nella vicenda tassisti «E vero, forse ho avuto troppo fair play, a dire che avevamo pareggiato. Ma non toccava a me dire la verità: e cioè che il governo ha vinto, e ha vinto bene...». Nell'intervista rilascita in esclusiva a "La Repubblica", Bersani si toglie qualche sassolino e ne ha per tutti, a cominciare dal Presidente del Consiglio Romano Prodi «Non faccio polemiche con Prodi, ci mancherebbe altro - sostiene il Ministro - Anche se quando c'è una guerra mi aspetto sempre che il generale, per prima cosa, difenda sempre i suoi soldati...». Non risparmia il presidente del Piemonte Mercedes Bresso preoccupata dei possibili risvolti sull'alta velocità. «La Bresso me la ricordo bene quando a guidare la trattativa e a difendere la Tav c'ero proprio io, e lei stava dall'altra parte del tavolo, come presidente della Provincia...». Frecciatine sono indirizzate anche a Rutelli e Veltroni quest'ultimo "colpevole" di aver intavolato trattative autonome con i manifestanti. Bersani ha invece parole di ammirazione per il sindaco di Bologna Cofferati(Leggi le dichiarazioni di Sergio Cofferati): «Sergio è stato l'unico che ha capito davvero cosa è successo e quanto abbiamo ottenuto con la vertenza sui taxi. E l'ha capito perché sa bene, per averlo sperimentato in prima persona, che le riforme si discutono e si realizzano sul campo. Con la pratica, e senza l'ideologia».
Sui taxi, dunque, Bersani insiste «Abbiamo ottenuto quello che vogliamo, e basterebbe leggere i termini dell'accordo per rendersene conto. Ma nell'economia del decreto legge, la questione dei taxi ha un valore più che altro simbolico. Nel merito, quello che conta sul serio è tutto il resto. Abbiamo varato la legge delega sulla liberalizzazioni dei servizi pubblici locali che cambierà le regole di un settore nevralgico come quello dei trasporti, e sulla class action che investirà settori sensibili come l'energia». Insomma per dirla in breve «Sconfitto? Ho appena cominciato a giocare...»

LEGGI L'INTERVISTA INTEGRALE (La Repubblica del 23 luglio 2006)

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