Data: 02/08/2014
Settore:
Trasporto pubblico locale
REFERENDUM GTM: NO ALLE PROMOZIONI A PIOGGIA DI RUSSO & C. IL 95% DEI LAVORATORI RIGETTA L'ACCORDO SEPARATO - Alta l'affluenza al voto: quasi il 70%. E ora l'azienda torni a trattare - L'accordo separato bocciato dai lavoratori - L'avviso dell'azienda con cui si rende nullo l'accordo - Rassegna stampa

Un risultato imponente, quasi bulgaro per affermare un concetto chiaro: In Gtm non si applica "il metodo Sangritana" (98 amministrativi su 360 addetti e oltre 25 quadri aziendali). Si è trattato di un vero plebiscito quello registrato ieri in occasione dello spoglio del referendum abrogativo promosso dalle Rsa della Gtm (Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl autoferro) per rigettare l'accordo separato (leggi) sottoscritto lo scorso 25 giugno dalle altre sigle sindacali presenti in azienda.

UN VERBALE IN STILE "SANGRITANA" CON 20 PROMOZIONI TRA GLI AMMINISTRATIVI "SELEZIONATI" DIRETTAMENTE DALL'AZIENDA - Un verbale fortemente voluto dalla direzione aziendale che in scadenza di mandato, così come peraltro accaduto in passato nelle stesse circostanze, voleva lasciare "un bel ricordo" di se, promuovendo una serie di avanzamenti parametrali nel settore amministrativo, molti dei quali per posizioni apicali, adducendo motivazioni assolutamente insostenibili legate all'espletamento di mansioni superiori rispetto a quelle del livello parametrale di appartenenza dei lavoratori "individuati" dalla stessa azienda. Un ragionamento e una motivazione sui quali avremmo potuto anche discutere e ragionare se avessero riguardato limitatissime e specifiche peculiarità presenti in azienda, ma quello che il Cda della Gtm, il Direttore Generale Di Pasquale e il Direttore del personale Venditti, hanno messo sul piatto di alcune sigle sindacali (evidentemente poche scaltre nel sottovalutare l'umore dei lavoratori e l'aria che tira in questa fase) era una vera promozione di massa che interessava circa 20 amministrativi, ovvero quasi la metà dell'organico di settore.

INEVITABILE LO SDEGNO E LA REAZIONE DEI LAVORATORI GTM: IL 95% HA RIGETTATO L'ACCORDO. AL REFERENDUM HA PARTECIPATO QUASI IL 70% DELLA FORZA LAVORO - A nulla è servita l'estrema genialata dell'azienda che nel tentativo di scongiurare un referendum dall'esito più che scontato (e con il presumibile suggerimento di qualche sindacalista) ha tirato fuori un avviso (leggi) indirizzato al personale con il quale si affermava che in virtù dalla mancata ratifica da parte delle Segreterie regionali rappresentanti le sigle sindacali firmatarie dell'accordo, lo stesso era da ritenersi nullo. Troppo tardi, missione fallita. Quasi il 70% dei lavoratori Gtm, nonostante le ferie, si è riversato nei seggi per bocciare l'accordo.

Questo il risultato finale dello spoglio:

Aventi diritto al voto: 367
Votanti: 243 (66,21%)
Hanno votato SI': 231 (95,06%)
Hanno votato NO: 8 (3,29%)
Schede bianche: 4 (1,65%)

INUTILE L'ESTREMO TENTATIVO DELL'AZIENDA CHE ORA DOVRA' RISPONDERE DEL PROPRIO OPERATO ANCHE ALLA REGIONE - Ora Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl autoferro chiederanno che dopo la mancata ratifica delle Segreterie Regionali anche la stessa azienda debba necessariamente fare un passo indietro, ma soprattutto dovrà rispondere per le gravi affermazioni contenute nello stesso verbale. Materia da Corte dei Conti: la Regione Abruzzo è avvisata!

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