Devono rispondere di danneggiamento aggravato e risarcire i danni causati all'edificio
LANCIANO. Tutti studenti, minorenni e di brava famiglia. Ma al fatto di andare in giro a notte fonda avevano anche abbinato il "divertimento" di imbrattare con lo spray i muri di edifici pubblici. Sono stati denunciati in tre: devono rispondere di danneggiamento aggravato.
E' l'epilogo di una notte come tante altre trascorsa fuori dalle mura domestiche da tre ragazzini - S.D., 13 anni, N.C., 16, e M.A., 16 - che hanno pensato di lasciare una traccia del loro passaggio. Quando sono arrivati muniti di bombolette di vernice spray nell'area della vecchia stazione della ferrovia Sangritana, nel centro della città, hanno cominciato a scrivere parole e a tracciare segni sui muri della palazzina destinata agli uffici dell'ente di cui la Regione Abruzzo è socio unico. Il linguaccio e i loghi sono quelli dei writers. Non avevano fatto i conti con una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile che, dopo averli scorti da lontano, ha cominciato a seguirli, senza farsi notare, per verificare quale fosse lo scopo della loro presenza in quell'area, dietro il terminal dei pullman.
Tant'è che di lì a poco i tre sono stati fermati mentre stavano ancora lasciando i segni della loro presenza sui muri di uno degli edifici. "Blink 182", secondo i primi accertamenti avevano scritto su una parete, "God" su un'altra.
Per evitare che gli improvvisati writers continuassero indisturbati nella loro opera, magari imbrattando altre pareti, anche di altri edifici, i carabinieri hanno deciso di intervenire e di fermare quello scempio.
I tre minorenni sono stati trasferiti nella caserma di via Del Verde per i primi accertamenti. Sono stati interrogati e quindi avvisate le loro famiglie alle quali sono stati riaffidati. I tre devono rispondere, davanti al tribunale per i minorenno dell'Aquila, di danneggiamento aggravato. Dovranno anche risarcire i danni causati, facendo togliere le scritte e ripristando i muri dell'edificio così come erano prima di essere imbrattati.
«Sarà un agosto da ricordare per le loro famiglie», spiegano i carabinieri della compagnia coordinati dal capitano Geremia Lugibello, «visto che dovranno affrontare un esborso di denaro da attribuire a un atteggiamento teppista e irresponsabile: basti pensare che a volte vengono imbrattate le mura di edifici storici o addirittura di monumenti verso i quali dovremmo avere maggiore cautela».
Il presidente della Ferrovia Adriatico Sangritana, Pasquale Di Nardo, interpellato sulla vicenda, ha espresso rammarico per il gesto dei ragazzini.
Quando la società di trasporto aprì ai graffitari
LANCIANO. Era stata proprio la Ferriovia Adriatico Sangritana ad aprire ai graffitari, i writers, con i treni dismessi e pronti alla rottamazione diventati dalla sera al mattino opere d'arte grazie al lavoro degli artisti di strada che fanno del loro lavoro l'espressione di una nuova forma culturale.
A settembre dello scorso anno la stazione ferroviaria di Lanciano divenne scenario di un laboratorio dove gli artisti utilizzarono trecento bombolette spray di vernice ecologica per realizzare disegni su una locomotiva e quattro vagoni. L'iniziativa, che non mancò di suscitare qualche polemica, prese il nome di "Trash trainz" con l'adesione di 14 writers arrivati in città da Agrigento, Rimini, Ancona e Roma.
Di ben altro avviso, invece, i raid vandalici compiuti anche contro monumenti della città, come nel caso del Miracolo Eucaristico di corso Roma. Anche in questo caso era settembre dello scorso anno quando la chiesa di San Francesco venne presa di mira da ignoti che con un raid che incisero segni con sul portone di bronzo e dipinsero croci rovesciate sui muri e sul portone del chiostro. Una vicenda con dannata dalla città.
I frati minori conventuali chiesero all'amministrazione comunale l'installazione di telecamere esterne, anche per scoraggiare eventuali furti e atti sacrileghi. Ma la città resta vulnerabile.