Botta e risposta. Dopo aver snocciolato dati confortanti relativi al positivo flusso dei passeggeri registrati nel periodo estivo e successivi ad una primavera col segno meno a causa del terremoto, la Saga risponde punto per punto all'interrogazione dell'onorevole Daniele Toto inviata qualche giorno fa al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli sui lavori, e le relative spese, dell'aeroporto. Nello specifico, si tratta di interventi di ampliamento del piazzale per gli aeromobili e dell'aerostazione passeggeri che, secondo il parlamentare del Pdl, potrebbero contenere "gravi errori progettuali" per i quali sarebbe stata necessaria una variante di progetto, leggi maggiori oneri. Stando alle parole di Toto, la commissione Enac avrebbe inoltre sospeso il collaudo dell'opera per problemi di tenuta del terreno interessato dai lavori.
Immediata, arriva la replica della Saga che l'altro ieri ha subito inviato le carte al ministro Matteoli. Secondo la societą che gestisce il Liberi i lavori sono stati realizzati in conformitą con quanto previsto nel progetto approvato dall'Enac, e l'opera č stata oggetto di un'unica variante - collegata a una modifica della normativa in base alla quale l'intervento era stato avviato - che non ha comportato aumenti di spesa rispetto alle somme gią impegnate. «Anzi, alla fine č emersa una spesa inferiore di 19 euro» ha detto il presidente Vittorio Di Carlo. La Saga replica anche all'accusa dell'onorevole Toto circa la sospensione del collaudo da parte della commissione Enac a causa di presunti cedimenti del terreno del piazzale, che invece i vertici della societą negano che possano esistere. La Saga conclude assicurando che i lavori di realizzazione del piazzale aeromobili sono terminati, «mancano solo piccole opere di rifinitura». Tuttavia, lavori a parte, la bagarre tra Saga e Toto č essenzialmente politica. La replica, di fatto, difficilmente riuscirą a salvare i vertici della Saga dalla scure dello spoil system. Mentre il direttore Gianfranco Stromei tra un anno andrą in pensione, il presidente Vittorio Di Carlo č dato in partenza per lasciare la poltrona della Saga a Marco Napoleone, attuale direttore generale dell'Universitą d'Annunzio (favorito nella corsa al vertice societario) ovvero a chi alla fine sarą designato dalla Regione.