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Data: 24/03/2010
Testata giornalistica: Rassegna.it
Tessere, la Cgil tocca quota 5,7 milioni. Polemica con la Cisl sugli immigrati

I primi dati del tesseramento 2009. 5.746.167 iscritti. Sul 2008 l'incremento numerico è di +11.312 tesserati, con un aumento percentuale pari allo 0,20 per cento. I lavoratori attivi sono 2.751.964, il 14% immigrati. I pensionati sono 2.994.203
La Cgil arriva a celebrare il XVI Congresso chiudendo il tesseramento 2009 con 5.746.167 iscritti. I dati della confederazione guidata da Guglielmo Epifani sono stati resi noti dallo stesso segretario generale e dal responsabile organizzativo Enrico Panini.

Sul 2008 l'incremento numerico è di +11.312 tesserati, con un aumento percentuale pari allo 0,20 per cento. Le lavoratrici e i lavoratori attivi sono 2.751.964 e segnano un incremento, escluso il dato relativo alle categorie affiliate e al SILP (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia), pari a +22.241 (0,84 per cento) rispetto all'anno precedente. I pensionati, pari a 2.994.203 unità, registrano una lievissima flessione dello 0,02 per cento.

Dai dati sugli iscritti all'organizzazione sindacale si rileva, inoltre, un incremento deciso dei lavoratori immigrati che sono pari al 14 per cento sul totale degli attivi, con picchi del 35 per cento in alcuni settori, rispetto al 2008. Nel complesso si registrano circa 380 mila lavoratori immigrati tra gli iscritti alla Cgil: una cifra che conferma come la confederazione di Corso d'Italia sia la maggiormente rappresentativa di questi lavoratori. Le donne sono aumentate del 5 per cento, con punte del +22 per cento in alcune categorie. Significativo è anche l'aumento dei giovani sotto i 35 anni che registra un incremento del 10 per cento rispetto al 2008, con punte di crescita in alcuni settori del 23 per cento.

La Cgil, inoltre, con il XVI Congresso alle porte, ha tracciato un bilancio di questi ultimi quattro anni che hanno visto un incremento dei lavoratori attivi dal 2005 al 2009 del +8,25 per cento pari a +207.041 nuovi lavoratori tesserati.

Categorie - La crescita degli attivi è stata trainata dalla FILCAMS (la categoria dei lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi) che sul 2008 aumenta del 4,39 per cento arrivando così a quota 372.268 con 15.660 nuovi iscritti, diventando la seconda categoria della Cgil per numero di iscritti attivi. Da sottolineare il positivo dato di NIdiL (il sindacato dei lavoratori atipici) che segna una crescita netta sull'anno precedente del 15,55 per cento (+5.602 nuovi iscritti) per complessivi 41.628 aderenti. Segue la FLC (scuola, università e ricerca) che aumenta del 2,19 per cento (+4.120 nuovi iscritti) per un numero di tesserati nel 2009 di 191.901 unità.

Infine la FILT aumenta in percentuale nel 2009 sull'anno precedente dell'1,51 per cento (+2.281 unità) per un totale di iscritti pari a 152.953. E', inoltre, da sottolineare come la FIOM interrompa la striscia negativa, nonostante la crisi industriale, registrando una crescita dell'1,29 per cento sul 2008 (+4.618 unità) totalizzando 363.507 iscritti. La Funzione Pubblica si conferma per il 2009 la categoria dei lavoratori attivi con il maggior numero di iscritti pari a 407.716 unità, seguita dalla FILCAMS (372.268) e dalla FIOM (363.507).

Territori - Tra le regioni la Lombardia si conferma anche per il 2009 la prima per numero di iscritti (915.875) con un incremento dello 0,12 per cento sul 2008 seguita dall'Emilia Romagna, dove si registra un aumento dello 0,41 per cento che porta il numero degli iscritti alla Cgil nel 2009 a 819.955, e dalla Toscana dove, con una crescita dello 0,50 per cento, il totale degli iscritti è di 510.151. Tra quelle che segnano il maggiore incremento in termini percentuali si segnalano il Molise (+1,61 per cento), le Marche (+1,44 per cento) e la Sardegna (+1,26 per cento).

Infine, i primi tre mesi del 2010 segnano un ulteriore interessante avanzamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno o, in diversi casi, addirittura rispetto alla chiusura del tesseramento 2009 che è avvenuta al 31 dicembre.

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"Un commento sgarbato e presuntuoso". Così il segretario confederale della Cgil, Enrico Panini, replica alle affermazioni di Liliana Ocmin, segretaria confederale Cisl, sul numero d'immigrati iscritti al sindacato di Corso d'Italia. Ocmin ha detto che "è davvero sorprendente che la Cgil dichiari oggi di avere 380 mila iscritti tra i lavoratori immigrati, quando appena otto mesi fa, aveva comunicato ufficialmente di averne 297 mila. Senza offesa per una grande organizzazione come la Cgil, questo significa davvero dare i numeri al lotto".

È un commento "sgarbato - spiega Panini - perché utilizza termini e giudizi nei nostri confronti che non solo la Cgil non si è mai permessa di utilizzare nei loro confronti, ma che non fanno parte della cultura e della tradizione della Cisl così come noi abbiamo conosciuto in questi anni".

"Ed è presuntuoso - continua il dirigente sindacale - perché, nel contestare la veridicità dei dati del tesseramento in relazione agli immigrati nel confronto fra il 2008 ed il 2009, è mosso esclusivamente dalla necessità di affermare, come era già accaduto a commento dei dati del 2008, un primato della Cisl a prescindere, fingendo di ignorare la nostra precisazione. Ovvero che il dato del 2008 era sottostimato e che la progressiva informatizzazione degli archivi consente e consentirà una maggiore precisione analitica. Un fatto - conclude Panini - che si evince dagli approfondimenti forniti oggi circa i paesi di origine, le classi di età, il sesso su un campione significativo di iscritti".

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