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Data: 14/07/2011
Testata giornalistica: Il Centro
Sanità, subito il ticket. Stretta sulle pensioni. Da lunedì 10 euro per ogni prescrizione medica e 25 per i ricoveri al pronto soccorso

ROMA. Al Senato arrivano gli emendamenti del governo alla manovra economica che prevedono pesanti interventi sulle pensioni, sulla sanità e sulle agevolazioni fiscali. La mannaia sui contribuenti è arrivata prima del previsto: per quanto riguarda i ticket sulle visite specialistiche, sulle analisi e sul pronto soccorso scatteranno già da lunedì prossimo.
Sui Comuni si scaricherà una significativa parte della Finanziaria, tanto che per garantire l'erogazione dei servizi dovranno fare cassa o vendendo società controllate o introducendo nuove tasse. E' il rischio paventato ieri dall'Istat e dalla Banca d'Italia.
Sanità. E' stata rispolverata la vecchia norma del 2007 che prevedeva l'introduzione di un ticket di 10 euro sulla diagnostica e sulle visite specialistiche. Ma su questa materia è una giungla in quanto ogni Regione finora è intervenuta autonomamente. Recarsi poi al pronto soccorso in codice bianco costerà altri 25 euro.
Pensioni. E' il capitolo più spinoso della manovra. Viene anticipato all'1 gennaio 2013, anzichè al 2014 come ipotizzato in un primo momento, l'aggancio delle pensioni all'aspettativa di vita. L'incremento sarà di 3 mesi. Dal 2016 la stima degli adeguamenti triennali è pari a 3 mesi fino al 2030 con successivi adeguamenti di 3 mesi fino al 2050, quando l'adeguamento cumulato sarà pari a 3 anni e 10 mesi.
Contributo di solidarietà. Viene introdotto dal prossimo 1 agosto per le cosiddette "pensioni d'oro". Fino al 31 dicembre 2014 oltre i 90 mila euro lordi all'anno si verserà all'Erario il 5%, un contributo che raddoppia al 10% per la parte oltre i 150 mila euro. A formare il trattamento pensionistico concorreranno anche le eventuali pensioni integrative.
Indicizzazioni pensioni medie.
Azzerate le indicizzazioni per le pensioni oltre i 2.380 euro al mese lordi. Mentre sale dal 45% al 70% rispetto al testo iniziale, l'indicizzazione delle pensioni medie, quelle che ammontano al triplo degli assegni minimi, tra i 1.400 e i 2.380 euro.
Pensioni di anzianità. Slittano le pensioni con 40 anni di contributi a partire dal 2012. Il prossimo anno è previsto un posticipo di un mese, che diventa di due mesi nel 2013 e di tre mesi a partire dal 2014.
Deposito titoli. Verrà rimodulato in base al patrimonio. Per il 2011 resterà di 34,20 euro l'imposta di bollo sui dossier sotto i 50 mila euro; 70 euro fino a 150 mila, 240 euro da 150 mila a 500 mila euro; 680 euro per depositi oltre i 500 mila. Poi dal 2013 si pagheranno 230 euro tra i 50 mila e i 150 mila euro di patrimonio, 780 euro fino a 500 mila e 1.100 euro per depositi superiori.
Agevolazioni fiscali. Scatta il taglio tra il 5 e il 20% solo se entro settembre 2013 il governo non eserciterà la delega per la riforma fiscale.
Regioni ed Enti locali. Il concorso alla manovra per le autonomie locali ammonta a 21,692 miliardi, di cui 7,2 nella sanità tra il 2011 e il 2014. Di questi ben 16,372 miliardi sono a carico delle Regioni che si accollano così il 48,7% del riequilibrio dei conti pubblici pur rappresentando solo il 16,8% della spesa pubblica.
Privatizzazioni. I Comuni saranno "spinti", come ha annunciato ieri il ministro Giulio Tremonti, a vendere l'argenteria di famiglia.
Si comincerà con le società pubbliche controllate dai comuni, dalle municipalizzate, esclusa l'acqua come deciso dal recente referendum, per arrivare nel 2013 a mettere sul mercato quote di grandi società in capo al ministero dell'Economia.
Ordini professionali. Il governo formulerà alle categorie interessate proposte di liberalizzazione dei servizi e delle attività secondo il principio che ciò che non sarà regolamentato per legge, sarà libero.

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