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Data: 17/09/2011
Testata giornalistica: Il Centro
Fiat, esplode la protesta. A Termini Imerese bloccata l'autostrada. Irisbus occupata

ROMA. Blocchi stradali e stabilimenti occupati. Dilaga la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese e della Irisbus (Iveco-Fiat) di Avellino, i due stabilimentiche il Lingotto ha deciso di chiudere.
I lavoratori di Termini e dell'indotto sono in sciopero da quattro giorni consecutivi contro il governo che non ha ancora convocato il tavolo sul futuro della fabbrica (2200 dipendenti diretti e dell'indotto) che a fine anno cesserà la produzione. Una lotta durissima che è sfociata ieri nell'occupazione, durata tre ore, dell'A19, della Statale 113 e della stazione ferroviaria di Fiumetorto. Da giovedì i lavoratori bloccano anche la bretella che conduce all'impianto che assembla la Lancia Ypsilon impedendo a decine di tir diretti al porto di passare. Momenti di tensione si sono registrati quando si è diffusa la voce di un ulteriore slittamento al 27 del tavolo con i sindacati atteso inizialmente per mercoledì prossimo.
Una settantina di operai occupano da tre giorni lo stabilimento Irisbus (gruppo Iveco) di Grattaminarda. Marchionne ne ha decretato la chiusura dopo il fallimento dell' acquisizione da parte di un'azienda del settore. I lavoratori martedì hanno effettuato l'ultimo turno e non sono più usciti dalla fabbrica. In azienda, l'unica che produce autobus per la Fiat, possono entrare solo i rappresentanti sindacali. Per i 700 operai della fabbrica è prevista la procedura di mobilità e oggi si terrà un consiglio comunale davanti ai cancelli. Il 21 settembre è fissato un incontro al ministero dello Sviluppo per tentare di scongiurarne la chiusura.
Anche per un'altra azienda del gruppo Fiat in stato di crisi, la Cnh di Imola, la Regione ha chiesto al governo di finanziarne la riconversione già prevista in centro di produzione di veicoli elettrici.
Va all'attacco su tutta la partita Fiat il segretario generale della Fiom Maurizio Landini: «E' ormai evidente che il Progetto Fabbrica Italia è una scatola vuota che la Fiat usa per annunciare la chiusura degli stabilimenti e ricattare i lavoratori per peggiorarne le condizioni e negarne i diritti». Landini chiede che il governo risponda giudicando «intollerabile che a Termini Imerese, come all'Irisbus di Grottaminarda le lavoratrici e i lavoratori siano costretti a lotte durissime e a pesanti sacrifici per ottenere quanto in un Paese civile dovrebbe essere scontato: un negoziato sul loro futuro».
Ad agosto la quota di mercato in Europa di Fiat Group Automobilies è scesa al 5,8% contro il 6,8% segnato un anno fa. A luglio si era attestata al 7,2% contro il 7,8% di luglio 2010. Il mercato complessivo dell'auto è invece cresciuto ad agosto del 7,8%

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