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Pescara, 19/04/2024
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Data: 15/11/2006
Testata giornalistica: Il Centro
Via libera alla stazione sotterranea. Le Ferrovie dello Stato approvano il progetto voluto dal Comune. Il sindaco Chiodi «Improprio definirlo arretramento»

TERAMO. Si profila un accordo tra il Comune e le Ferrovie per l'interramento della stazione. In questi giorni i tecnici dell'ente e della società stanno limando gli ultimi particolari di un protocollo d'intesa che dovrebbe essere il primo passo verso l'avvio di quei programmi di edilizia previsti nell'ambito della Stu, la società di trasformazione urbana. A dare l'annuncio è il sindaco Gianni Chiodi. «Ci sono stati numerosi incontri tra i tecnici», spiega il primo cittadino, «e le Ferrovie hanno dichiarato la propria disponibilità al progetto. E' una condivisione già espressa in passato che è stata ribadita. Ora si sta lavorando per limare i vari particolari di natura tecnica e ci auguriamo di poter firmare il protocollo d'intesa in tempi brevi. Tengo a sottolineare che parliamo di interramento e che per arretramento bisogna intendere solo lo spostamento della stazione di circa 150 metri. Si tratta di un progetto molto importante per il futuro della città che s'inserisce nell'ambito di una strategia molto più vasta che vede nella Stu il suo principale strumento». Nelle intenzioni dell'ente la Stu dovrebbe gestire progetti proprio come l'interramento e l'arretramento della stazione, da spostare verso via Roma per liberare e riutilizzare l'area occupata attualmente. Sul futuro della stazione nei mesi scorsi si è acceso un vero e proprio dibattito. I cittadini della zona hanno costituito un comitato, con tanto di raccolta firme, per dire no al progetto. Tra i programmi di edilizia preannunciati dalla giunta nell'area c'è anche quello della realizzazione di un albergo da affidare poi a qualche catena internazionale. E i tempi per la Stu si annunciano brevi. Entro l'anno, infatti, dovrebbe essere bandita la gara d'appalto per trovare il partner della società. «Il nostro obiettivo», ha detto più volte Chiodi a questo proposito, «è quello di creare una società di capitali in cui il Comune mette i beni e i privati conferiscono le risorse». La Stu dovrebbe consentire di avviare le opere in tempi più rapidi rispetto al project financing, strumento che comporta una procedura articolata e più lenta. L'attivazione della società di trasformazione urbana rientra tra le iniziative che l'amministrazione comunale sta predisponendo per investire sul territorio senza far affidamento unicamente all'arrivo dei fondi pubblici.

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