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Data: 15/12/2011
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il Decreto salva Italia - Frenata sulle liberalizzazioni, pensioni basse salve fino al 2013. In arrivo aumenti delle sigarette, sale la tassa sui capitali scudati

ROMA - Ancora novità sui contenuti della manovra dopo il primo giorno di discussione nell'aula della Camera del decreto del governo Monti. Di seguito le principali.
Pensioni: si estende anche al 2013 l'indicizzazione degli assegni di importo fino a tre volte il minimo, cioè 1.400 euro. E' il risultato dei lavori notturni delle commissioni Finanze e Bilancio di Montecitorio rispetto al testo precedente che prevedeva l'indicizzazione solo per le pensioni fino al doppio delle minime.
Capitali scudati: è stata rivista al rialzo l'imposta di bollo sui capitati fatti rientrare in Italia attraverso lo scudo fiscale, inizialmente fissata al 10 per mille per il 2012 e il 2013, è rimasta al 10 per il primo anno ma passa al 13,5 per mille al secondo. L'aliquota ordinaria per gli anni successivi resta fissata al 4 per mille.
Tassa sul lusso e sigarette: si attenua la tassa sulle auto e le barche di lusso mentre il mancato introito dovrebbe essere compensato da un moderato aumento del costo delle sigarette. L'addizionale erariale della tassa automobilistica sarà ridotta al 60 per cento, al 30 e al 15 dopo, rispettivamente 5, 10 e 15 anni dalla data di fabbricazione del veicolo e dopo i 20 anni non sarà più dovuta. Similmente la tassa sulle barche è ridotta del 15, del 30 e del 45 per cento decorsi, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione. Per equilibrare le minori entrate è prevista una «clausola di copertura» che, con decreto dell'Amministrazione dei monopoli rideterminerà al rialzo l'aliquota dell'accisa sul tabacco da fumo.
Liberalizzazione farmaci: frenata su questo fronte, non gradita al Pd, che parla di «colpo di mano» operato in notturna in commissione e annuncia di volere tornare sull'argomento nel corso della discussione di oggi alla Camera. Secondo il nuovo testo, la vendita libera dei farmaci di fascia C - quelli per i quali non è previsto l'obbligo di ricetta medica - sarà consentita nelle parafarmacie o nelle catene di grande distribuzione solo dopo che il ministero della Salute avrà stilato, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge, l'elenco di questi medicinali, una volta consultata l'Agenzia italiana del farmaco. In ogni caso la vendita di farmaci «negli esercizi commerciali» sarà possibile solo in Comuni con popolazione superiore ai 12 mila abitanti e, «comunque, al di fuori delle aree rurali». Se la legge non subirà cambiamenti, saranno categoricamente esclusi dalla vendita al di fuori delle farmacie gli anticoncezionali, gli antidepressivi, come il Tavor, e tutti quelli compresi nella categoria degli «stupefacenti».
Stop aggio Equitalia: i contribuenti non dovranno più pagare un aggio del 9 per cento ad Equitalia per i tributi da questa riscossi. Sarà invece lo Stato a stabilire l'entità dei costi di riscossione a carico dei debitori, costi che dovranno comunque essere inferiori a quelli praticati attualmente. La Finanziaria di Tremonti del 2009 stabiliva infatti che l'attività degli agenti di riscossione venisse remunerata con un aggio pari al 9% delle somme iscritte a ruolo riscosse e dei relativi interessi di mora, il tutto a carico del debitore. Ma, dopo numerosi ricorsi alle varie Commissioni Tributarie, la manovra recepisce le richieste di riforma sostenute dai contribuenti.
Riscossione condoni: il Fisco avrà un anno di tempo in più, fino al 31 dicembre 2013, per le attività di accertamento legate al recupero delle somme non riscosse con i condoni e le sanatorie previsti dalla legge finanziaria 2003. Vengono poi prorogati i termini per beneficiare della rateazione dei debiti tributari, e chi decide di pagare le tasse a rate non avrà più l'obbligo di fideiussione.
Tassa immobili all'estero: per chi possiede immobili all'estero arriva, a partire da quest'anno, un prelievo pari allo 0,76 per cento del valore dell'immobile. In ogni caso la proposta italiana di introdurre una tassa sugli immobili all'estero sarà valutata dalla Commissione Ue, per verificare la compatibilità con la regola della non discriminazione. A Bruxelles si è comunque fatto rilevare che non dovrebbero esserci problemi, purché si abbia cura, anche attraverso accordi bilaterali tra Stati, di evitare la doppia tassazione: in Italia e nel Paese in cui il bene è localizzato.

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