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Pescara, 19/12/2025
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Data: 31/10/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Speciale IMU (Pescara) - Imu, sconti in arrivo per le abitazioni. Mascia apre al Pd. Quasi raggiunto l’accordo per abbassare le aliquote alle prime e seconde case e a quelle invendute

I commercialisti «Troppo lavoro si creeranno file»

«Siamo al limite della scadenza per l’approvazione della delibera sull’Imu e ancora non conosciamo le aliquote». Il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti Paolo Tracanna non nasconde le difficoltà della categoria per la scadenza troppo ravvicinata per il pagamento dell’ultima rata dell’Imu, fissata per il 17 dicembre. «Questa imposta dovrebbe essere di facile applicazione», dice, «e invece le aliquote differenziate rendono difficile il calcolo e a farne le spese sono ancora una volta i cittadini, che devono rivolgersi ai dottori commercialisti per farsi aiutare». «Dovremo fare un lavoro enorme», continua il presidente dell’Ordine, «considerando anche il fatto che entro novembre dovranno essere presentate le dichiarazioni Imu, ma speriamo ci sia una proroga». Tracanna già prevede file di contribuenti in attesa di pagare l’Imu. «Partiamo in ritardo», conclude, «il Comune deve ancora approvare le aliquote. Poi, ci vorranno altri 20 giorni per aggiornare i programmi da parte delle software house».
di Andrea Bene wPESCARA L’accordo tra maggioranza e opposizione sulla riduzione delle aliquote Imu è a un passo dal traguardo. Ieri Mascia, dopo aver condotto in prima persona una difficile trattativa con l’opposizione e l’Udc, ha assicurato al centrosinistra di voler trovare altri soldi in bilancio per abbassare la tassa sugli immobili. Oggi le due coalizioni dovrebbero tornare in consiglio e siglare un patto che preveda l’approvazione di una serie di emendamenti per applicare ulteriori sconti alle aliquote delle abitazioni principali (probabilmente dal 4 al 3,6 per mille), alle seconde case sfitte (dal 10,6 al 10,3) e, forse, alle case invendute nelle mani dei costruttori. Lo scontro in aula. Una pre-intesa è stata raggiunta in serata, al termine di una giornata campale, in cui non sono mancati momenti di tensione in aula. Il sindaco ha preso in mano la situazione e ha aperto, sin dalla prima mattinata una serie di trattative febbrili, condotte fino a ieri con risultati negativi dal capogruppo del Pdl Armando Foschi e dalla coordinatrice cittadina Federica Chiavaroli. Mascia ha messo sotto torchio i suoi tecnici per riuscire a trovare un milione in più per ridurre le aliquote e arrivare alla cifra di 2,2 milioni di euro di tagli. Ma non è bastato all’opposizione, che ha preteso il rispetto del patto da 2,7 milioni di euro raggiunto nel luglio scorso e votato sottoforma di emendamento in consiglio per abbassare dal 4 al 3,5 per mille l’aliquota per le abitazioni principali e dal 10,6 al 10,1 quella per le seconde case sfitte. La differenza di 500mila euro tra le due proposte ha fatto arenare di nuovo la trattativa. Nel frattempo, anche il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali si è presentato dal sindaco con una serie di proposte per aiutare le famiglie e anche i costruttori che possiedono case invendute. Mascia e tecnici sono rimasti per ore in sala giunta spulciando il bilancio voce per voce per trovare i soldi. Ma l’accordo è apparso molto lontano. Così, nel pomeriggio, i lavori in consiglio sono ripresi con l’ostruzionismo dell’opposizione e di Fli con centinaia di emendamenti. Poi, c’è stato un duro intervento di Dogali che ha, di fatto, cambiato lo scenario. Mascia, probabilmente, si è reso conto di non avere i numeri in aula per approvare il regolamento sull’Imu con le aliquote per pagare la rata di dicembre. «Allora», hanno raccontato i consiglieri di centrosinistra, «si è avvicinato ai banchi dell’opposizione assicurando ogni sforzo possibile per trovare altri 400mila euro e raggiungere la cifra di 2,6 milioni da destinare agli sconti per l’Imu». Ma il sindaco è apparso cauto sull’ipotesi di accordo: «La maggioranza è pronta fare sacrifici di lacrime e sangue per riuscire ad abbassare l’Imu. Domani (oggi, ndr) ci siederemo di nuovo intorno al tavolo per tentare di tutto prima di andare ad un eventuale scontro». Sconti in arrivo. Ma l’opposizione ha già cantato vittoria. «Chiuderemo a 2,6 milioni di sconti Imu», hanno ipotizzato Enzo Del Vecchio (Pd) e Adelchi Sulpizio (Idv). Secondo un calcolo approssimativo del Pd, con una cifra del genere l’aliquota sulle prime abitazioni potrebbe scendere dal 4 al 3,6 per mille e sulle seconde e terze case, dal 10,6 al 10,3 per mille.

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