Si rompe il feeling anche sull’isola pedonale, summit il 6 novembre

AVEZZANO - Arrivano i primi guai per l’amministrazione Di Pangrazio a proposito dell’Imu: una contestazione feroce da parte dei commercianti arriva sulla stangata messa in campo in questi giorni. Essi stessi ne annunciano la portata e per la prima volta svelano quali siano le intenzioni nel merito a proposito dell’odiata tassa. «Al di là degli schieramenti chiediamo ai consiglieri comunali di prendersi le proprie responsabilità e di votare contro l’aumento dell’Imu sugli immobili dei negozi di vicinato, dei pubblici esercizi, delle botteghe artigiane e dei capannoni artigianali» scrivono i commercianti. Il documento diffuso ieri è firmato da Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confartigianato e dai loro rappresentanti Roberto Donatelli, Franca Sanità, Domenico Venditti e Luigi Angelone.
Questa volta sono unite nella contestazione le associazioni dei commercianti e degli artigiani che, insomma, davanti alla crisi abbandonano i contrasti interni e scrivono: «Nelle nostre associazioni, arrivano notizie di imprese che non riusciranno a pagare gli stipendi di ottobre e dall’amministrazione comunale, al posto di sostegni e di comprensioni per le difficoltà del momento, ci arriva un provvedimento di aumento dell’Imu, di due punti sull’aliquota base (0,76%). Insomma più che un appello, un grido disperato».
E il documento scavalca i poteri dell’esecutivo cittadino e si rivolge «ai consiglieri comunali. Chiediamo di aiutare le imprese a sopravvivere facendosi carico di un problema di migliaia di famiglie che, dal commercio e dal terziario più in generale, ricavano il proprio reddito. Per fortuna noi non dobbiamo fare i conti con il dramma fisico del terremoto, ma ciò che stanno affrontando le nostre imprese è un terremoto economico che rischia di metterle al tappeto. Per queste imprese la mazzata dell’Imu decisa dalla Giunta municipale, se approvata dal Consiglio, avrebbe un effetto deleterio senza precedenti». Il documento ha anche un risvolto politico che non va sottaciuto. Tutti conoscono la circostanza che esista una certa qual compiacenza nei confronti dell’attuale amministrazione da parte dell’Ascom ma anche di altre associazioni nei confronti di Di Pangrazio e dei suoi. La dura presa di posizione di oggi assieme a qualche mal di pancia non nascosto a proposito dell’isola pedonale rischiano di far cadere il consenso. Certamente il sindaco Di Pangrazio conosce molto bene i conti del Comune, non è un o sprovveduto e saprà dunque dare anche una risposta ai commercianti. Per il prossimo 6 novembre è stato fissato un summit sull’isola pedonale al centro servizi culturali di via Cavalieri di Vittorio Veneto, la notizia è nuova. Chissà se per quella data le divergenze non saranno appagate.