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Pescara, 19/12/2025
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Data: 31/10/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Il dopo voto della Sicilia - Da 5 Stelle altolà ai politici riciclati. I candidati si scelgono sul web «Selezione rigida, no agli imbucati»

PESCARA Ogni tornata elettorale rappresenta un'ulteriore conferma. Il Movimento Cinque Stelle è una realtà in crescita, che giorno dopo giorno sta mettendo radici nel Paese. L'Abruzzo non fa eccezione, come dimostrano gli ultimi test elettorali, che risalgono alle amministrative della primavera scorsa: 8% a Spoltore, 4,8% a Montesilvano, 5,8% a Ortona, 4% a San Salvo. Numeri di rilievo, frutto di un campagna elettorale costata appena 3 mila euro. I partiti principali sono in piena attività in vista delle primarie e anche il Movimento Cinque Stelle sta scaldando i motori. «La prossima domenica si svolgerà un incontro regionale per discutere di liste e candidature - spiega Gianluca Vacca, uno dei referenti regionali più attivi -. Anche noi terremo le primarie, ma faremo tutto sul web, consentendo agli iscritti del nostro portale di scegliere i candidati». Un altro passo avanti verso la democrazia telematica, che però ha anche i suoi limiti. Qualcuno, ad esempio, potrebbe puntare a sfruttare la grande ascesa del movimento per coltivare interessi personali. «Il rischio c'è, perché prendiamo tanti voti e facciamo gola a molti - ammette Vacca -. E in effetti qualcuno, in libera uscita dal centrodestra, ha già provato ad avvicinarci con ammiccamenti che abbiamo rinviato al mittente». Per ovviare al pericolo di infiltrazioni, il comico genovese e leader del movimento ha inserito una regola semplice e chiara: per essere candidati alle prossime elezioni occorre essersi già presentati con il Movimento Cinque Stelle nel corso di altre competizioni elettorali. «Sulla selezione dei candidati siamo molto rigidi e chi desidera imbucarsi risulta scoraggiato in partenza - rimarca l'attivista abruzzese -. Il primo filtro efficace è quello dei vari gruppi locali, che conoscono storie e vicende delle persone, mentre al resto pensa il regolamento». L'ultima affermazione elettorale, in una Sicilia che fino a pochi mesi fa appariva blindata, lascia ben sperare i grillini abruzzesi. «Raccogliere il 18%, in una Regione storicamente segnata dal voto clientelare - osserva Vacca - è un buon segnale per tutto il Mezzogiorno». Gli abruzzesi a Cinque Stelle sono pronti a tentare la scalata al Parlamento. Non più professionisti della politica, affaristi e faccendieri, ma persone normali, trasversali alle classe sociali. «Nelle nostre liste troverete precari e professionisti, operai e avvocati, ingegneri e disoccupati - fa sapere il grillino abruzzese -. Gente che in media ha un'età compresa tra i 30 e i 40 anni». Aria fresca per un Parlamento che da decenni, in larga parte, è monopolizzato sempre dagli stessi protagonisti. «Cerchiamo di stimolare una vera rivoluzione culturale - conclude Vacca -. Il sistema dei partiti ha fallito e occorre ripartire dal protagonismo dei cittadini, porre al centro l'idea del benessere comune. Per cambiare le cose sarebbe sufficiente che ognuno di noi dedicasse due ore della propria giornata agli altri».

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