Approvata una risoluzione proposta dai consiglieri del Pdl
Sarà la Regione a impugnare le due circolari capestro Inps e Inail. All’Emiciclo ieri è stata approvata all’unanimità una risoluzione proposta dai consiglieri regionali dell’Aquila Luca Ricciuti, Giorgio De Matteis e Gianfranco Giuliante che impegna la Regione alla impugnazione e conseguente costituzione in giudizio contro le due circolari che, se applicate, provocherebbero un danno consistente alla struttura produttiva del cratere sismico. «Il Governo Monti toglie all’Aquila circa 300 milioni di euro: bel cambio di governance», commenta il consigliere regionale del Pdl Ricciuti, a sostegno della risoluzione urgente. Sembra evidente anche il valore politico dell’atto teso a stanare il sindaco Massimo Cialente su questa delicata questione. Comincia a scagliare frecce avvelenate il vice presidente della Regione, Giorgio De Matteis: «Non le inutili manifestazioni, non le false dimissioni, non gli attacchi contro nemici inesistenti ma, se ha un minimo di dignità, ci aspettiamo da Cialente di essere finalmente credibile, serio e convincente. Ogni giorno di più, la città si scopre sconfortata dalla inettitudine del sindaco e da un governo che, dopo averlo commissariato ancora una volta, lo sbeffeggia con provvedimenti iniqui e devastanti per la nostra economia».
Secondo De Matteis «il re nudo Cialente non ha più alibi: il ritorno alle attività ordinarie ha, infatti, evidenziato la cronica inefficienza del Comune, che un cantastorie come Cialente aveva sempre occultato - continua De Matteis - . Nonostante le assicurazioni e gli annunci, tornare dopo l’emergenza all’ordinario ha mostrato le clamorose lacune di un Comune assolutamente impreparato a gestire la ricostruzione». De Matteis ricorda che dopo aver osteggiato e criticato la filiera, Di Stefano e Cialente ne hanno chiesto la proroga «per l’incapacità del Comune a supplire le loro attività», aggiunge. Inoltre, il governo ha nominato un commissario ad acta, Aldo Mancurti, per la gestione della contabilità speciale relativa ai 447 milioni di euro per il cui congelamento Cialente aveva accusato Chiodi. Invece, ieri è stato evidenziato che questa somma era già stata impegnata per le opere pubbliche ed è in attesa della ratifica della Corte dei Conti». «Altra verità nascosta da Zelig-Cialente è la mancata rendicontazione delle spese da parte del Comune dell’Aquila per gli anni 2009 e 2010. Nessuna parola chiara, però, è stata avanzata sull’eventuale sospensione degli effetti prodotti dalle circolari e vaga e nebulosa è stata la rassicurazione sulle modalità di intervento e sui tempi dell’azione nei confronti dell’Unione europea».