PESCARA «L’intenzione di presentare un ricorso alla Corte costituzionale contro questa riorganizzazione resta. Lo ha deciso il consiglio regionale. Si tratta solo di vedere se farlo subito contro il decreto-legge del governo o attendere la sua conversione in legge. Per noi la soluzione migliore resta quella di abolirle tutte le Province». Gianni Chiodi non approva. Il presidente della Regione giudica «superficiale» la riorganizzaziione delle province attuata ieri dal governo Monti e dubita anche che essa possa resistere, così come è , fino alla conversione in legge del decreto legge varato ieri. «Noi», dice Chiodi, «abbiamo cercato di dare un segnale politico con la nostra decisione, affinché il governo facesse ciò che è meglio per il Paese, cioè l’abolizione di tutte le Province. Il governo, invece, ha emanato un decreto che porta all’accorpamento anche di Province di città importanti come, per esempio, Livorno e Pisa». «Adesso c’è ancora un iter parlamentare per la conversione in legge del decreto», prosegue il governatore abruzzese, «e io ho l’impressione che questo governo cerchi di fare la voce grossa, ma che poi la questione finisca per essere devoluta al prossimo governo che uscirà dalle urne. Noi non abbiamo fatto una proposta alternativa a quella votata in Consiglio, cioè di abolizione di tutte le Province, per cui siamo legittimati a proporre il ricorso alla Consulta». «E’ altro ciò che dobbiamo fare per modernizzare questo Paese», aggiunge Chiodi. «Questa riforma non modernizza un bel niente. Quello che ci attendiamo non può farlo un governo di nominati e non eletti come quello attuale ma solo un governo con investitura politica. Quello che serve è una riforma del sistema delle Regioni e dei Comuni. LeRegioni non possono continuare a essere 20 e così differenziate in termini di territorio, e i Comuni non possono essere più così frammentari secondo una logica del Settecento». «C’è, infine, la questione del numero e della localizzazione degli uffici periferici dello Stato su cui questa riorganizzazione non dice nulla. E’ certo che la riorganizzazione di questi uffici avverrà tenendo conto delle Province accorpate, ma non è scontato che gli uffici saranno tutti concentrati nelle città capoluogo. Su tutto questo, però, le Regioni non avranno voce capitolo, così come non ne hanno avuta sulla riorganizzazione delle Province, dove abbiamo avuto solo poteri consultivi».