MILANO Salta dalla Legge di stabilità la retroattività sulle nuove norme in materia di detrazioni e deduzioni ma soprattutto non ci sarà il calo di un punto delle due aliquote Irpef più basse: tutte le risorse saranno destinate ad evitare l'incremento dell'aliquota Iva del 10%. E poi si lavorerà per intervenire sul cuneo fiscale. L'accordo tra i relatori parlamentari della legge di stabilità, Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl), e il ministro dell'economia, Vittorio Grilli, è stato raggiunto ieri sera. Ora la legge di stabilità sarà riscritta. Per il ministro Grilli un passo indietro molto rilevante se si considera che ancora ieri mattina il responsabile del dicastero dell'economia insisteva sul significato della «svolta» impressa dal governo con l'abbassamento delle aliquote Irpef. Lo scambio pattuito tra maggioranza parlamentare e governo si riassume in una cancellazione della riduzione di un punto delle aliquote Irpef (che restano rispettivamente al 23 e 27%) in cambio di una sterilizzazione dell'incremento dell'aliquota Iva che rimarrà ferma al 10%. Salta, inoltre, la retroattività del taglio di detrazioni e deduzioni, mentre sulla franchigia e sul tetto di ciascuna di esse, «si sta ragionando». In realtà ci sarebbe ancora spazio per un eventuale intervento di sterilizzazione anche dell'incremento dell'aliquota ordinaria che il primo luglio del 2013 potrebbe rimanere al 21%, invece di crescere di un altro punto percentuale, ma per il momento non se ne parla. Sarà eventualmente il nuovo governo a fare i conti con l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% che è una delle esplicite indicazioni contenute nelle raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale per confermare l'obiettivo del pareggio di bilancio alla fine del prossimo anno. Baretta, Brunetta e l'esponente dell'Udc, Amedeo Ceccanti, hanno preannunciato molti altri interventi di aggiustamento. Il Fondo di 900 milioni che fa capo a Palazzo Chigi verrà «qualificato», nel senso che non sarà più generico bensì sarà destinato al «sociale» e qui potrebbero aprirsi le condizioni per rivedere i pesantissimi tagli ai portatori di handicap che hanno provocato proteste in tutto il Paese. E' prevista, inoltre, l'istituzione di un nuovo fondo nel quale potrebbero essere riversate le risorse del cosiddetto piano Giavazzi, che dovrà servire alla riduzione del carico fiscale per famiglie e imprese. «Abbiamo rappresentato le nostre idee di trasformare l'Irpef in qualcosa di più puntuale e specifico, come la riduzione del cuneo fiscale», ha spiegato l'ex ministro Brunetta, relatore per il Pdl del provvedimento. «Ci sono vari modi per ridurre il cuneo, stiamo trovando un modo che metta insieme tre cose: costo del lavoro, produttività e Irap». Sicuramente le risorse del 2013 andranno al lavoratore, mentre nel 2014 si dovranno vedere le risorse disponibili per valutare la possibilità di intervenire sulle imprese. I relatori hanno inoltre chiesto di prevedere risorse aggiuntive dal 2013 per le famiglie (deduzioni e detrazioni) e le imprese (Irap e ricerca). «Anche su questo abbiamo avuto una risposta non negativa», dice Brunetta. «Diamo atto al governo di una buona riscrittura della legge di stabilità, come avevamo chiesto fin dalla prima discussione generale», hanno concluso Brunetta e Baretta.