Il consiglio comunale vota l’imposta al 4 per mille sulla prima casa e al 7,6 sulla seconda senza vantaggi per nessuna categoria. Caccia alle finte residenze utilizzate per pagare meno

ROSETO Né aumenti, né agevolazioni. Questa la linea adottata ieri dal consiglio comunale di Roseto nell’approvare la delibera sulle aliquote e le detrazioni per quanto riguarda l’Imu (l’Imposta municipale unica, che sostituisce l’Ici) relativa all’anno in corso. Così le percentuali di imposta sono rimaste invariate rispetto alla prima tranche di giugno e restano ancorate a quelle fissate dalla normativa, cioè: 4 per mille per l’abitazione principale; 7,6 per mille per tutti gli altri immobili e 2 per mille per fabbricati rurali ad uso strumentale. Per l’abitazione principale è prevista una detrazione di 200 euro, oltre a ulteriori 50 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 26 anni, fino a un massimo di 600 euro. Naturalmente, come previsto dal regolamento, anch’esso approvato nella seduta di ieri sera, chi rientra in tale categoria è tenuto a dimostrare di dimorare abitualmente e risiedere anagraficamente nell’abitazione presa in considerazione. Rientrano inoltre nella categoria di prima abitazione anche «le unità immobiliari», si legge nella delibera, «possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente», purché la stessa abitazione non risulti affittata. Sono inoltre considerate prima casa anche le abitazioni «possedute da cittadini italiani», si legge ancora nella delibera, «non residenti nel territorio dello Stato, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia», anche in questo caso, purché non risultino affittate. Ad ogni modo, per qualsiasi caso dubbio, l’amministrazione comunale ha predisposto un servizio gratuito per il calcolo automatico dell’imposta. Il servizio è accessibile a tutti dalla home page del sito web www.comune.roseto.te.it.. «Cliccando sullo speciale link si può automaticamente calcolare l’imposta Imu da versare», spiega il dirigente del settore Ragioneria, Rosaria Ciancaione, «il programma permette di stampare direttamente il modello F24 debitamente compilato che va poi pagato in banca o alle Poste». Confermata l’attenzione massima nei confronti delle finte residenze utilizzate per rientrare nella categoria delle prime case pur possedendone più di una, come pubblicamente denunciato in diverse occasioni dal sindaco Enio Pavone. Sono, infatti, tutt’altro che rare le situazioni di seconde case a Roseto intestate a uno dei due coniugi, mentre abitualmente risiedono in un’altra abitazione, spesso anche in altri comuni. Per questo motivo, l’amministrazione comunale sta pianificando degli accertamenti a tappeto tesi proprio a scovare queste situazioni anomale, che danneggiano soprattutto i contribuenti onesti.