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Pescara, 19/12/2025
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Data: 01/11/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Regioni virtuose, c’è l’Abruzzo. Il costo dei gruppi in consiglio regionale indicato come standard dal governo

PESCARA Il consiglio dei ministri ha indicato nell’Abruzzo la regione più virtuosa per quanto riguarda i finanziamenti ai gruppi politici consiliari. La scelta rientra nella proposta dei presidenti delle Giunte e dei Consigli, all’interno della Conferenza Stato-Regioni, sul taglio ai costi della politica regionale. La proposta garantisce il dimezzamento dei costi, per un risparmio complessivo di circa 40 milioni l’anno. All’inizio di ottobre il Consiglio dei Ministri con il decreto legge sul contenimento della spesa dei Consigli regionali e sulla riduzione dell’apparato politico ha affidato alla Conferenza Stato-Regioni il compito di individuare le Regioni più “virtuose” per quanto riguarda la retribuzione del corpo politico regionale e i finanziamenti ai gruppi consiliari. L’intervento, mirato a ridurre gli sprechi e gli usi impropri delle finanze pubbliche a livello locale, ha creato le condizioni per una gestione amministrativa e contabile efficienti, rispettose della legalità e trasparenti. La Conferenza Stato-Regioni ha indicato nell’Umbria per la retribuzione dei presidenti di giunta, l’Emilia Romagna per quanto riguarda i consiglieri regionali e, l’Abruzzo per i finanziamenti ai gruppi consiliari. Le Regioni dovranno adeguarsi ai nuovi standard entro il 30 novembre. Ma quali sono le indicazioni per le nuove retribuzioni? Le Regioni hanno raggiunto l’intesa su un ammontare di 6.200 euro, al netto, per i consiglieri regionali prendendo come parametro di riferimento la regione più virtuosa da questo punto di vista ossia l’Emilia Romagna. A 7.400 euro ammonterà invece lo stipendio standard dei governatori (attualmente gli stipendi dei governatori oscillano tra i sette e i 14.000 euro) parametrato sull’indennità del governatore dell’Umbria. Riguardo ai contributi ai gruppi consiliari si prenderà invece come riferimento l’Abruzzo con un contributo di 5 mila euro l’anno al singolo consigliere per l’attività politica, con un risparmio previsto, secondo le regioni, di circa 40 mln di euro. Il nuovo “tariffario” entrerà in vigore da dicembre.

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